Oltre 100 Pneumatici Fuori Uso raccolti a Ustica nell’ambito del progetto ‘PFU Zero nelle Isole Minori’

Si è conclusa oggi l’operazione di recupero di oltre 100 Pneumatici Fuori Uso a Ustica, all’interno del progetto di Marevivo ed EcoTyre ‘PFU Zero nelle Isole Minori’. I pneumatici sono stati raccolti a terra, perché nei fondali dell’area portuale non vi erano fortunatamente pneumatici sommersi. All’iniziativa hanno partecipato, tra gli altri, Attilio Licciardi, Sindaco di Ustica, Carmen Parisio Di Penta, Direttore Generale di Marevivo, Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre, Salvatore Livreri, Direttore AMP Ustica, Paolo Armaleo, Comandante della Capitaneria di Porto di Ustica, e Massimo Leonardo, Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo di Ustica.

Ustica è stata protagonista per la prima volta di un intervento di raccolta straordinaria di oltre 100 PFU. Seconda tappa siciliana di questa edizione del progetto ‘PFU Zero nelle Isole Minori’, l’intervento a Ustica viene dopo quello di Lampedusa e Linosa. Marevivo ed EcoTyre, promotori dell’iniziativa, danno appuntamento all’isola di Pantelleria (sabato 4 giugno) per l’ultima operazione di raccolta in Sicilia.

Dopo un attento monitoraggio dei diving locali, si può affermare che nei fondali dell’aerea portuale non sono stati rinvenuti pneumatici. Al contrario, grazie alla collaborazione con il Comune di Ustica, che si era attivato già nei giorni precedenti, sono stati raccolti circa un centinaio di Pneumatici Fuori Uso, tra quelli presenti nell’isola ecologica e quelli consegnati in questi giorni dai cittadini.

foto_02All’evento era presente Gummy, la mascotte di EcoTyre, che insieme agli educatori ambientali di Marevivo ha coinvolto i bambini dell’isola in attività di informazione e sensibilizzazione sulla corretta modalità di gestione degli pneumatici giunti a fine vita.

I PFU sono una tipologia di rifiuto, infatti, cosiddetta ‘permanente’: se lasciata in natura e in mare, necessita di centinaia di anni per degradarsi completamente. Se gestita in modo corretto, invece, è riciclabile al 100%: la maggior parte viene triturata generando il cosiddetto “granulato di gomma”, un materiale di riciclo riutilizzabile per diversi usi come i fondi stradali e le superfici sportive, per l’isolamento o per l’arredo urbano. In Italia è completamente operativa la filiera di recupero e gestione che prevede che ogni cittadino debba consegnare le gomme giunte a fine vita al gommista. Quest’ultimo può richiedere il ritiro gratuito a Consorzi come EcoTyre, primo in Italia per numero di soci e secondo per quantitativi gestiti, che si occupa della gestione i PFU portandoli presso gli impianti di trattamento specializzati in cui vengono recuperati.

‘PFU Zero nelle isole minori’ rientra nel più ampio progetto di EcoTyre, PFU Zero, che ha l’obiettivo di avere a disposizione una mappatura delle situazioni di abbandono di PFU segnalate da enti locali, associazioni e cittadini. Le raccolte straordinarie eseguite da EcoTyre sono svolte in modalità totalmente gratuita e senza alcun costo per le Amministrazioni locali. È possibile segnalare un deposito abbandonato di PFU, collegandosi al sito internet dedicato (www.pfuzero.ecotyre.it): EcoTyre valuta ogni segnalazione, coordinandosi con gli enti locali per gli interventi di raccolta.

“Ustica è stata la prima area marina protetta istituita in Italia nel 1986 per salvaguardare le sue straordinarie risorse. La ricchezza dei suoi fondali è legata alla presenza di estese e rigogliose praterie di Posidonia oceanica – ha spiegato Carmen Parisio Di Penta, Direttore Generale di Marevivo – Interventi come quello di oggi, nell’ambito della campagna “PFU Zero nelle isole minori”, sono un contributo per continuare a mantenere intatto questo straordinario patrimonio”.

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