WorldSBK a Sepang: Una vittoria per Tom Sykes e una, la prima, per Nicky Hayden in terra malese

Il weekend malese della Superbike è stato molto movimentato e caratterizzato dal nuovo asfalto, che ha creato non poche preoccupazioni a team e fornitore di pneumatici. Pirelli, alla vigilia del weekend, sapeva di dover fronteggiare, oltre alle temperature particolarmente elevate tipiche della zona, anche questa incognita. Come dichiarato da Jarno Zaffelli, progettista italiano che ha curato la riasfaltatura, il tracciato di Sepang, a seguito dei lavori presenta ora una rugorosità, e di conseguenza una severità sui pneumatici, il 30% maggiore rispetto al circuito di Misano e addirittura il doppio rispetto al tracciato di Imola, entrambi riasfaltati in passato dalla medesima azienda italiana.

Il nuovo asfalto si è rivelato fin dal venerdì particolarmente aggressivo con i pneumatici e la pioggia caduta tra venerdì e sabato notte non ha sicuramente aiutato a gommare il circuito, ciononostante le soluzioni della gamma Diablo Superbike di Pirelli si sono comportate molto bene. In particolare, la nuova SC3 è stata la soluzione più utilizzata all’anteriore, mentre per il posteriore la scelta della maggior parte dei piloti è ricaduta sulla SC1.

2Tom Sykes è stato sicuramente l’uomo del giorno in gara 1: dopo aver ottenuto la superpole realizzando il nuovo record della pista in 2’02.246 e migliorando di 8 decimi quello realizzato da Sylvain Guintoli nel 2014, il Campione del Mondo 2013 ha dominato la gara dall’inizio alla fine tagliando il traguardo con oltre cinque secondi di vantaggio sul compagno di squadra Jonathan Rea e oltre 7,5 su Chaz Davies. Tutti gli altri piloti, a partire dal quarto, sono arrivati sotto la bandiera a scacchi con un ritardo di almeno diciassette secondi dal vincitore. La doppietta è stata completata dall’altro alfiere Kawasaki, Jonathan Rea.

Classifica Gara 1:

1) Tom Sykes (Kawasaki Racing Team)

2) Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team)

3) Chaz Davies (Aruba.it Racing – Ducati)

4) Jordi Torres (Althea BMW Racing Team)

5) Alex Lowes (Pata Yamaha Official WSBK Team)

6) Davide Giugliano (Aruba.it Racing – Ducati)

7) Michael van der Mark (Honda World Superbike Team)

8) Nicky Hayden (Honda World Superbike Team)

9) Antonhy West (Pedercini Racing)

10) Leon Camier (MV Agusta Reparto Corse)

Le soluzioni Pirelli scelte dai piloti per Gara 1:

Il nuovo asfalto di Sepang si è dimostrato particolarmente abrasivo ed aggressivo con i pneumatici pertanto in Gara 1 sono state utilizzate soprattutto quelle soluzioni che nelle sessioni libere del venerdì, comunque influenzate dalla pioggia, hanno dimostrato un’usura più regolare ed omogenea. Tra queste all’anteriore la nuova SC3, la più resistente tra quelle della gamma, è stata senza dubbio quella che ha raccolta la maggior parte delle preferenze dei piloti. La nuova soluzione introdotta in gamma proprio quest’anno, grazie ad una mescola dura ma con un buon livello di grip e supporto, ha resistito infatti bene per tutta la durata di gara. I piloti che non hanno optato per la SC3 hanno scelto come alternativa la SC2 di gamma, ottimale per temperature esterne elevate perchè garantisce solidità alla fascia battistrada.

Per quanto riguarda il posteriore, la SC0 di sviluppo T0611 era tendenzialmente troppo morbida per poter essere utilizzata con un asfalto così abrasivo ma è stata comunque scelta da Nicky Hayden, Davide Giugliano, Xavi Forés, Imre Toth e Gianluca Vizziello. Le soluzioni di gamma si sono invece rivelati vincenti, in particolare la SC1, più protetta da usura e quindi più resistente all’aggressività del nuovo asfalto malesiano, che è stata utilizzata da ben 17 dei 23 piloti in griglia.

La seconda giornata di gare del round malesiano è stata fortemente influenzata dalla pioggia che è caduta copiosa per tutto il pomeriggio costringendo i piloti di entrambe le classi ad utilizzare pneumatici da bagnato Pirelli Diablo Rain.

In queste difficili condizioni climatiche lo statunitense Nicky Hayden (Honda World Superbike Team) ha condotto una gara spettacolare ottenendo la sua prima vittoria nel Campionato per derivate dalla serie e riportanto al successo la casa motociclistica di Tokyo dopo quasi due anni. L’ultima vittoria di Honda nel Campionato Mondiale FIM Superbike risale infatti al 2014, quando Jonathan Rea vinse Gara 2 a Portimão.

Forse ancora più spettacolare la gara del Campionato Mondiale FIM Supersport che, dopo una serie spettacolare di sorpassi, ha visto trionfare l’italiano Ayrton Badovini (Gemar Balloons – Team Lorini) davanti all’idolo locale, il malesiano Zulfahmi Khairrudin (Orelac Racing VerdNatura).

13239161_10153772327764032_3848648946090496420_nIn Gara 2 del WorldSBK scatta bene dalla pole il vincitore di Gara 1 Tom Sykes (Kawasaki Racing Team), alle sue spalle il compagno di squadra Jonathan Rea e Alex Lowes su Yamaha, quest’ultimo però viene superato da Nicky Hayden (Honda World Superbike Team) poco dopo.

Tom Sykes viene poi sopravanzato prima da Rea e poi da Hayden scivolando in terza posizione, davanti a Chaz Davies (Aruba.it Racing – Ducati), quarto.

Prima della fine del primo giro “Kentucky Kid”, come viene soprannominato lo statunitense Nicky Hayden, prende la testa del gruppo con un sorpasso ai danni di Rea. Nel frattempo Sykes viene superato anche da Davies e scende in quarta posizione e, nel corso del secondo giro, Davide Giugliano (Aruba.it Racing – Ducati) inizia la sua rimonta conquistando la quinta posizione. Nel corso del terzo giro Giugliano supera Tom Sykes che poco dopo viene sopravanzato anche da Anthony West che rilega il britannico in sesta posizione. All’inizio del quarto giro Alex Lowes infila Michael Vd Mark e si prende la settima posizione ma prima della fine del giro l’olandese la riconquista di forza. Tutto tranquillo fino all’ottavo giro quando Davide Giugliano si avvicina pericolosamente al compagno di squadra Chaz Davies, al momento terzo.

Nel frattempo Nicky Hayden conduce con 3,5 secondi di vantaggio sul gruppetto inseguitore composto da Rea, Davies e Giugliano, tutti e tre racchiusi in un secondo. Alla fine del decimo giro, proprio all’ultima curva, prima il ducatista gallese supera Rea conquistando la seconda posizione e, poco dopo, Giugliano lo segue a ruota lasciando Rea in quarta posizione. Nel frattempo il leader della corsa Nicky Hayden allunga portando a 4,2 secondi il vantaggio sul diretto inseguitore Chaz Davies. Al dodicesimo giro la svolta: Davide Giugliano supera il compagno di squadra diventando secondo. Rea nel corso del tredicesimo giro cerca di conquistare almeno il terzo gradino del podio avvicinandosi molto a Davies, sorpasso che gli riuscirà nel giro successivo. Nel finale l’italiano Giugliano, non soddisfatto del secondo posto, si lancia all’attacco di Hayden arrivando ad un solo secondo di distacco. Il talento del Kentucky però non si fa innervosire, gestisce il vantaggio, e vince la sua prima gara nella WorldSBK davanti alla Ducati del romano e alla Kawasaki di Rea.

Classifica Gara 2:

1) Nicky Hayden (Honda World Superbike Team)

2) Davide Giugliano (Aruba.it Racing – Ducati)

3) Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team)

4) Chaz Davies (Aruba.it Racing – Ducati)

5) Anthony West (Pedercini Racing)

6) Michael van der Mark (Honda World Superbike Team)

7) Alex De Angelis (IodaRacing Team)

8) Tom Sykes (Kawasaki Racing Team)

9) Leon Camier (MV Agusta Reparto Corse)

10) Markus Reiterberger (Althea BMW Racing Team)

13256142_10153772327949032_8884709604440565774_nNel Campionato Mondiale FIM Supersport la gara viene fin da sùbito dichiarata bagnata. Nel corso del primo giro viene sventolata la bandiera rossa per via della pioggia che cade copiosa e riduce la visibilità ai piloti. Gara sospesa e posticipata dopo quella della WorldSBK.

Alla ripresa quattordici giri da effettuare. Il poleman Kenan Sofuoglu (Kawasaki Puccetti Racing) non riesce sfruttare il vantaggio di partire dalla prima casella della griglia e lentamente viene superato da altri piloti. Emerge dalla terza posizione Gino Rea (GRT Racing Team) che prende la testa della gara temporaneamente, alle sue spalle l’idolo locale Zulfahmi Khairuddin (Orelac Racing VerdNatura) che passa in testa al terzo giro. Nel frattempo dal sesto piazzamento in griglia si fa largo Ayrton Badovini (Gemar Balloons – Team Lorini) che lentamente risale la china fino a portarsi, all’ottavo giro, alle spalle del malesiano. Da metà corsa in poi Badovini e Khairuddin danno spettacolo al pubblico accorso in circuito e a quello che segue la gara a casa in televisione. Alla fine ad avere la meglio sarà l’italiano ma gli applausi sono tutti per l’idolo di casa che sale sul secondo gradino del podio. Terzo Gino Rea su MV Agusta.

Classifica Supersport:

1) Ayrton Badovini (Gemar Balloons – Team Lorini)

2) Zulfahmi Khairrudin (Orelac Racing VerdNatura)

3) Gino Rea (GRT Racing Team)

4) Patrick Jacobsen (Honda World Supersport Team)

5) Kyle Smith (CIA Landlord Insurance Honda)

6) Kenan Sofuoglu (Kawasaki Puccetti Racing)

7) Jules Cluzel (MV Agusta Reparto Corse)

8) Randy Krummenacher (Kawasaki Puccetti Racing)

9) Alex Baldolini (Race Department ATK#25)

10) Federico Caricasulo (Bardahl Evan Bros. Honda Racing)

Le soluzioni Pirelli scelte dai piloti per Gara 2 e Supersport:

La pioggia caduta abbondantemente all’inizio dell’orario previsto per la partenza della gara del WorldSSP e perdurata per le successive tre ore ha costretto sia i piloti del WorldSBK che quelli del WorldSSP ad utilizzare esclusivamente pneumatici da bagnato di gamma Diablo Rain.

Gara 2 si è corsa infatti nell’orario previsto ma sotto la pioggia battente, la gara del Campionato Mondiale FIM Supersport è stata invece rimandata e schedulata successivamente alla gara del WorldSBK, quando la pioggia era terminata ma in ogni caso su un circuito completamente bagnato. Per questo motivo tutti i piloti del WorldSSP hanno scelto a loro volta pneumatici da bagnato, fatta eccezione per Jules Cluzel che al posteriore ha optato per l’intermedio di gamma Diablo Wet.

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