Le importazioni creano inquietudine nell’industria dei pneumatici indiana

Recentemente, l’associazione portavoce dei rivenditori di pneumatici in India ha pubblicato statistiche che sembrano contraddire le preoccupazioni espresse dall’organo che rappresenta i produttori di pneumatici del paese. Dopo che l’Automotive Tyre Manufacturers Association (ATMA) ha indetto a marzo una petizione per chiedere al Ministero del Commercio e dell’Industria indiano di aumentare i dazi sule importazioni dalla Cina di pneumatici per camion e autobus, l’All India Tyre Dealers Federazione (AITDF) ha risposto con statistiche che mostrano che le quantità di pneumatici importati che arrivano in India sono in calo, piuttosto che in aumento. L’Atma ha a sua volta risposto affermando che i numeri di AITDF non raccontano la storia completa.

L’ATMA vuole che il governo indiano rettifichi l’”anomalia” della “struttura invertita dei dazi” che si trova all’interno del settore della gomma e dei pneumatici in India; l’associazione propone l’introduzione di un dazio doganale sulle gomme che è “almeno il 30% superiore a quello del dazio sulla gomma naturale.” Allo stato attuale, le importazioni di questa materia prima sono gravate da dazi pari al 25%, tasso che è aumentato dal 20% dello scorso anno. L’aliquota dei dazi sulle importazioni di pneumatici radiali in India, d’altra parte, è solo del 10%.

Le statistiche di ATMA mostrano che le importazioni di pneumatici radiali per camion e autobus in India sono aumentate del 64% anno su anno nei 12 mesi al 31 marzo 2016, con una media di 100.000 unità al mese. Circa il 90% di questi pneumatici arriva dalla Cina, con il totale delle importazioni che oggi, secondo ATMA, arriva a toccare il 30% del totale del mercato TBR.

Le cifre del Ministero del Commercio e dell’Industria affermano che le importazioni di pneumatici TBR da tutti i paesi in India sono aumentate del 74,18% anno su anno tra aprile 2015 e gennaio 2016, con 1,1 milioni di pneumatici importati durante quel periodo.

Come associazione che rappresenta le imprese con interessi diversi da quelli dei produttori di pneumatici locali, la AITDF vede la situazione da un’altra prospettiva. E ha presentato dati che dimostrano che le importazioni di pneumatici per autocarri e autobus in India sono diminuite del 29,25% tra dicembre 2015 e marzo 2016, mentre le importazioni di prodotti per autovetture e SUV sono scese del 52,83 nello stesso periodo.

Tuttavia l’ATMA respinge queste statistiche affermando che sono sbagliate e fuorvianti e si chiede che interessi abbia AITDF. The Times of India cita il direttore generale ATMA, Rajiv Budhraja, quando dice che anche se AITDF afferma “di essere un rappresentante dei rivenditori di pneumatici, agisce nell’interesse degli importatori di pneumatici” con “una campagna a favore delle importazioni di pneumatici e contro la produzione nazionale.”

Budhraja afferma che AITDF ha “mescolato” dei dati relativi alle importazioni di pneumatici TBR e autovettura “per creare confusione” e, secondo The Times of India, considera le dichiarazioni secondo cui le importazioni sarebbero calate “di fatto errate e un tentativo vizioso di deviare l’attenzione del governo da un problema serio.”

SP Singh, presidente di AITDF, attribuisce le statistiche differenti delle due associazioni al modo in cui sono calcolate, con una che utilizza i risultati mese-su-mese rispetto all’altra che si basa su dati anno-su-anno, senza prendere in considerazione le fluttuazioni stagionali della domanda, e concentrandosi su specifiche dimensioni di pneumatici, in cui le importazioni sono fortemente rappresentate. Singh commenta sul The Times of India: “Noi esprimiamo solo gli interessi dei consumatori, secondo cui le aziende di pneumatici dovrebbero o ridurre i prezzi abbassandosi al livello globale o consentire l’importazione di prodotti, competendo in condizioni di parità. Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca.”

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