Nel 2015 il traffico in autostrada di veicoli pesanti è cresciuto del 3,8%

Nel 2015 il traffico di veicoli pesanti in autostrada è aumentato del 3,8% rispetto al 2014. Il traffico totale è cresciuto del 3,6% rispetto all’anno precedente. Questi dati derivano da un’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro su dati Aiscat (Associazione Italiana Concessionarie Autostrade e Trafori).

A fronte di un aumento del traffico in autostrada, vi è però da segnalare che sono cresciuti anche gli incidenti, che hanno fatto registrare una crescita generale del 2,6%. E’ maggiore la percentuale di crescita degli incidenti se si prendono in considerazione i veicoli pesanti: infatti nel 2015 gli incidenti autostradali che hanno coinvolto veicoli pesanti sono aumentati del 14,2% rispetto al 2014. Si tratta di un dato da non sottovalutare, a maggior ragione alla luce del fatto che nello stesso periodo considerato gli incidenti che hanno coinvolto veicoli leggeri in autostrada non sono aumentati, ma sono diminuiti dello 0,1%.

“Potrebbe sembrare un dato fisiologico – commenta Alessandro De Martino, amministratore delegato di Continental Italia – che con la crescita del traffico in autostrada siano aumentati anche gli incidenti. Vi è però da sottolineare che l’obiettivo della strategia messa in campo dall’Unione Europea è quello di aumentare la sicurezza stradale e quindi di ridurre il numero di incidenti e di persone coinvolte negli incidenti in tutto il continente. Anche Continental è fortemente impegnata sul tema della sicurezza, infatti è riconosciuta come un centro di competenza nella sicurezza stradale e nella mobilità sostenibile ed è firmataria della Carta Europea sulla sicurezza stradale, che ha come obiettivo quello di risparmiare 25.000 vite ogni anno a causa d’incidenti sulle strade europee. Per questo Continental mette a disposizione di tutti gli automobilisti e degli operatori del settore dell’autotrasporto tecnologie di ultima generazione che contribuiscono ad aumentare la sicurezza ed al contempo consentono di ridurre le spese di gestione dei veicoli. Ad esempio, un semplice sensore che controlla la pressione di gonfiaggio dei pneumatici (Tyre Pressure Monitoring System, o TPMS come il ContiPressureCheck di Continental) è sufficiente per diminuire i consumi di carburante, e quindi anche le emissioni nocive, e mette a disposizione dei conducenti le informazioni necessarie per decidere se i pneumatici sono adatti alla circolazione o meno, contribuendo quindi ad accrescere il livello di sicurezza del veicolo stesso”.

 

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