Nokian: dimezzate le vendite in Russia nel corso degli ultimi 4 anni

La Russia continua ad essere uno dei più grandi problemi di Nokian Tyres. Anche se il paese è sede di una fabbrica e rappresenta, secondo l’azienda, il più grande singolo mercato in termini di vendite, queste ultime si sono più che dimezzate nel giro di quattro anni. Nel solo 2015, il fatturato della regione è diminuito del 34%.

Nel 2012, il produttore di pneumatici finlandese aveva affermato che la sua “forte posizione in Russia” era “migliorata ulteriormente.” La domanda di pneumatici era aumentato del 50% durante l’anno, tre volte più veloce rispetto al mercato nel suo complesso e la Russia veniva ritenuta un mercato “relativamente sano”, che offriva “una buona base per un business redditizio.” Quell’anno, Nokian Tyres ha realizzato un fatturato di 606,7 milioni di euro in Russia e nei paesi ex CSI, una cifra che rappresentava il 35% delle vendite totali dell’azienda e il report sui risultati finanziari 2012 dell’azienda dichiarava con sicurezza che “il mercato dei pneumatici premium è stimato crescere in media del 10% annuo” in Russia.

Nel 2014, la crisi Ucraina e le sanzioni inflitte dagli Stati Uniti e dall’Europa hanno gettato acqua fredda sul settore automobilistico russo. Il rublo ha perso quasi metà del suo valore nei confronti del dollaro durante l’anno e più di un terzo del suo valore nei confronti dell’euro. Questa debolezza della moneta e la conseguente diminuzione del potere di acquisto hanno avuto grandi ripercussioni su Nokian: il fatturato della regione è diminuito del 33,0% a 386,7 milioni di euro, principalmente a causa dell’indebolimento del rublo nei confronti dell’euro. L’area ha rappresentato appena il 25,5% del totale delle vendite 2014.

La situazione economica della Russia è rimasta complicata anche nel 2015, con le stime preliminari che mostrano un PIL in contrazione del 3,7% anno su anno, mentre l’alta inflazione ha causato una diminuzione del valore dei salari del 10%. Il potere d’acquisto si è ulteriormente indebolito e la fiducia dei consumatori è rimasta bassa. Le vendite di nuove auto in Russia sono scese del 35,7% a 1,6 milioni di unità, mentre il sell-in di pneumatici per i segmenti A e B, dove Nokian è più attiva, si stima siano diminuiti di circa il 20% durante l’anno, in quanto i consumatori hanno sempre più abbandonato questi prodotti per i segmenti più economici. Nokian Tyres rimane il leader di mercato nei segmenti A e B, comunque.

Nel 2015, le vendite del produttore di pneumatici in Russia sono crollate del 34,8% a 237,0 milioni di euro, mentre quelle dei paesi ex CSI del 22% a 18,1 milioni. Il fatturato per l’insieme dei mercati è sceso del 34% anno su anno a 255,1 milioni di euro, meno della metà del 2012. Le vendite in Russia e nei paesi CSI sono affondate dal 25,5% delle vendite globali di Nokian Tyres a solo il 17,4%.

Andando avanti, Nokian Tyres prevede che le vendite di auto nuove in Russia diminuiranno ulteriormente di una percentuale compresa tra il 10 e il 25% nel 2016. Mentre la società continuerà ad essere leader di mercato nei segmenti A e B, la società si aspetta una diminuzione complessiva della domanda di pneumatici quest’anno e uno spostamento continuo delle vendite di pneumatici verso i segmenti inferiori B e C.

L’unica buona notizia è la fabbrica di pneumatici di Vsevolozhsk. Il produttore afferma che “avere la produzione in Russia continua ad essere un vantaggio competitivo.” Il tasso di cambio del rublo, che da una parte abbassa le vendite, dall’altra rende la produzione in Russia sempre più conveniente: i costi di produzione sono pagati in rubli mentre le vendite per l’esportazione (il 67% della produzione russa di Nokian è stata esportata l’anno scorso, principalmente in Europa centrale e Nord America) sono pagati in euro e dollari, sostenendo in tal modo i margini della società.

© riproduzione riservata
made by nodopiano