ChemChina: 43 miliardi di dollari per acquisire il gruppo agro-industriale svizzero Syngenta

Una nuova importante acquisizione è sulla strada di China National Chemical Corp., che ha lanciato ieri un’offerta per l’acquisizione, per oltre 43 miliardi di dollari, del gruppo chimico svizzero Sygenta interamente dedicato all’Agribusiness.

ChemChina, il cui fatturato annuo è di 36 miliardi di euro, spinge dunque l’acceleratore sulla sua strategia aggressiva di investimenti ed espansione, iniziata l’anno scorso con l’acquisizione di Pirelli e proseguita quest’anno con l’acquisto della tedesca KraussMaffei, che produce macchinari industriali per la lavorazione di gomma e plastica, e con la rilevazione di una quota del 12% di Mercuria Energy Trading, azienda leader nel settore petrolifero.

Nel 2015 il Gruppo Syngenta ha registrato ricavi per  13,4 miliardi di dollari, in calo dell’11% rispetto all’anno precedente e un utile netto di 1,3 miliardi di dollari (-17%). Il gruppo ha più di 28.000 dipendenti in circa 90 paesi e la sua mission è sviluppare il potenziale delle piante alla vita. Ogni anno vengono investiti in Ricerca e Sviluppo 1,4 miliardi di dollari e tra i prodotti del gruppo ci sono sementi, agrofarmaci (erbicidi, fungicidi, insetticidi, concianti, ecc.), insetti ausiliari e piante da fiore.

L’azienda dal 2000 è presente anche in Italia con circa 400 dipendenti distribuiti tra gli uffici di Milano, il sito produttivo di Casalmorano (CR), e la stazione sperimentale di Foggia.

L’offerta lanciata da ChemChina è di 465 dollari per azione più una cedola straordinaria e il board di Syngenta si è già espresso positivamente. ChemChina sosterrebbe infatti il core business di Syngenta, rafforzandone le capacità d’investimento in ricerca, sviluppo e innovazione. Strategica sarebbe inoltre l’apertura nei mercati emergenti e in particolare in Cina, paese che, secondo il gruppo svizzero, nei prossimi anni giocherà un ruolo centrale nel mondo dell’agricoltura

Come per Pirelli, anche nel caso Syngenta, il numero uno di ChemChina, Ren Jianxin, presiederà il consiglio d’amministrazione. L’headquarter rimarrà a Basilea, in Svizzera, e i vertici rimarranno ai loro posti.

Il Sole 24 ore presenta questa acquisizione come la più grande che sia mai stata fatta da una società cinese all’estero.

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