Freni, tagliando e sospensioni: i gommisti diventano “meccanici leggeri”

La meccanica leggera è sicuramente uno degli argomenti più in voga negli ultimi anni tra i gommisti. Quasi tutti gli attori del mercato, compresi i gommisti stessi, affermano che i pneumatici, semplicemente, non bastano più ed è necessario espandere la gamma di servizi offerti. L’espansione delle reti, inoltre, ha avuto un ruolo determinante in questo processo, dando una grande spinta nel formare i gommisti e fornire i prodotti e le attrezzature necessarie. Ma quali sono le attività ritenute più interessanti dai gommisti, tra le tante che fanno parte del termine “meccanica leggera”? L’ultimo sondaggio di  Pneusnews.it chiedeva proprio questo. Vediamo come è andata.
CatturaI votanti sono stati 193 e i voti totali 556, grazie alla possibilità di selezionare più opzioni. Il 20% dei voti (109) sono andati ai freni, che anche concettualmente e tecnicamente rappresentano l’attività più vicina al pneumatico. Pastiglie e dischi, quindi, la fanno da padrone. Al secondo posto si piazza il tagliando con il 15% (83). Come riassume Peppino “Si guadagna più in un cambio freni, sono 15 minuti di lavoro, oppure con un tagliando, che si fa in 30 minuti, rispetto a 4 gomme”. Interessante notare che la revisione, un servizio spesso complementare al tagliando, è quarto con il 10% (53 voti) e quindi se sommiamo i due campi andiamo ad ottenere il 21% di preferenze. Al terzo posto troviamo, invece, le sospensioni, con l’11% (60 voti). Questo è un campo interessante, che spesso è trascurato, ma che ha dirette conseguenze sul consumo dei pneumatici. Seguono a pochi voti di distanza e con il 10% delle preferenze olio e, come anticipato, revisione, seguiti da clima, batterie e tergicristallo con il 6%. Se per le batterie e i tergicristallo si tratta di una semplice sostituzione, stupisce che la ricarica del clima abbia ottenuto solamente il 6%. Anche la diagnosi ha ottenuto pochi voti: solo il 5% delle preferenze. Forse si tratta di un settore troppo complicato?
Segnaliamo, infine, il quasi assente interesse per la sostituzione del cristallo (2% dei voti), scarico (1%) e fanaleria (2%).

Il commento di Luca esprime la soddisfazione di chi “ci è passato”: “Abbiamo anche noi inserito i tagliandi da pochi mesi e direi con grande soddisfazione,almeno non ti fai prendere in giro dai soliti clienti che hanno a deposito le gomme e ti chiedono per il quinto anno consecutivo quanto tempo ci vuole per il montaggio o quando bisogna montare le gomme da neve?”.

Ma non è tutto oro quel che luccica e Luca, infatti, individua un’interessante punto di domanda: se tutti si spostano verso la meccanica leggera, cosa succederà?
“L’unica mia perplessità è la manutenzione vettura, freni, olio, filtri, clima, che in mano ai gommisti e ai benzinai rischia di divenire una gara al ribasso. Visto quello che è successo coi pneumatici se la cosa non viene regolamentata (tariffe manodopera, materiale di consumo, azzeramento spie etc..) tra pochi anni crolleranno pure i margini che adesso sono significativi.”

È innegabile che per poter svolgere tutti o una parte di questi servizi servono investimenti, formazione, un cambio di mentalità, sacrifici e molto altro. Ma è anche vero che potrebbe elevare il gommista ad un nuovo livello di professionalità: nuovi servizi al cliente, nuove competenze, maggior traffico in officina, minor stagionalità e migliori possibilità di guadagno.

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