Il Bluetooth è l’optional più importante per le flotte aziendali

Il Bluetooth è l’optional che non può mancare nelle auto che fanno parte di una flotta aziendale. Infatti, secondo una ricerca del Centro Studi Auto Aziendali i cui risultati sono stati elaborati e resi noti dal Centro Studi Continental, il Bluetooth si colloca al primo posto della graduatoria dei dieci dispositivi optional più importanti secondo i fleet manager, avendo ottenuto una valutazione di 85,7 su una scala che va da un minimo di 0 ad un massimo di 100.

Dal secondo posto al sesto posto della classifica vi sono altri dispositivi di sicurezza: ESP (77,6), Airbag supplementare (76,6), ASR (71,8), controllo di stabilità dinamica (71,5) e Cruise control (71,1).

Al settimo posto della graduatoria si colloca un dispositivo finalizzato a facilitare l’attività dei driver e quindi ad aumentarne l’operatività, e cioè il navigatore satellitare (70,9). All’ottavo posto un altro dispositivo di sicurezza (l’EBD, con 70,3 punti). Al nono posto vi è la ruota di scorta di dimensioni normali, che ha raccolto una valutazione di 69,7 su 100 ed al decimo posto vi è la funzione di parcheggio automatico o i sensori di parcheggio, con 64,8 punti.

E’ importante sottolineare che fra i dieci optional più apprezzati dai fleet manager vi sono ben sette dispositivi di sicurezza. Ciò segnala che la preoccupazione principale di chi gestisce flotte aziendali è la sicurezza dei driver. Cionondimeno per i fleet manager è importante garantire, oltre alla sicurezza, anche l’operatività dei driver aziendali, e questo spiega la presenza in graduatoria di optional come il navigatore satellitare, la ruota di scorta di dimensioni normali e la funzione di parcheggio automatico (o i sensori di parcheggio).

In particolare la presenza di una ruota di scorta di dimensioni normali consente di recuperare la piena operatività nel minor tempo possibile in caso di foratura, ed è preferito dai fleet manager agli oggi più diffusi sistemi di depannaggio quali il ruotino di soccorso ed il kit di riparazione delle forature.

A proposito della gestione dei pneumatici delle auto aziendali (ed in generale di tutti i veicoli) il Centro Studi Continental ricorda che, per la sicurezza della circolazione, è opportuno verificare la pressione dei pneumatici almeno ogni 15 giorni e comunque sempre prima di un lungo viaggio o dopo un periodo particolarmente prolungato di sosta della vettura. Una pressione di gonfiaggio che non rispetti i valori indicati sul libretto di uso e manutenzione dell’auto ha conseguenze negative. Se la pressione è molto elevata diminuisce la tenuta di strada. Se è bassa, oltre a non assicurare la corretta guidabilità dell’auto, aumenta non solo l’usura del pneumatico, ma anche il consumo di carburante e con questo le emissioni di CO2. Per questi motivi secondo il Centro Studi Continental è opportuno che i gestori di flotte aziendali svolgano un’adeguata azione di sensibilizzazione dei loro conducenti perché facciano controllare regolarmente la pressione dei pneumatici anche al di fuori degli interventi di manutenzione programmata.

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