Conclusa la seconda edizione di ‘PFU Zero nelle Isole Minori’ l’iniziativa di Marevivo ed EcoTyre

Si è conclusa il 19 giugno a Ventotene la seconda edizione di ‘PFU Zero nelle Isole Minori’. Complessivamente, nelle 5 isole coinvolte (La Maddalena, Lampedusa, Favignana, Procida e Ventotene), sono stati gestiti circa 1.500 PFU-Pneumatici Fuori Uso – raccolti da EcoTyre con la collaborazione della divisione sub di Marevivo, di numerosi diving locali e grazie alla raccolta straordinaria, organizzata dai Comuni, presso le isole ecologiche. Alla tappa conclusiva, dopo i saluti di Giuseppe Assenso, Sindaco di Ventotene, sono intervenuti: Carmen di Penta, Direttore Generale Marevivo, Enrico Ambrogio, Presidente EcoTyre, Antonio Sogno, Comandante del Porto di Ponza, Antonio Romano, Direttore AMP Isola di Ventotene e Santo Stefano e Daniele Coraggio, Assessore all’Ambiente del Comune di Ventotene.

È stato individuato e recuperato dalla squadra di Marevivo e dai diving locali un quantitativo esiguo di PFU nel porto di Ventotene. Questo è stato il trend di tutta la seconda edizione di ‘PFU Zero nelle Isole Minori’, un chiaro segnale del buon funzionamento del sistema di gestione dei Pneumatici giunti a fine vita e una testimonianza dell’ottimo risultato raggiunto con le campagne di sensibilizzazione destinate ai cittadini da parte di EcoTyre e di Marevivo. I PFU recuperati sono stati caricati su un mezzo EcoTyre e condotti presso gli impianti di trattamento, dove sono stati avviati al riciclo.

Al centro dell’iniziativa è stato, anche quest’anno, Gummy, la mascotte di EcoTyre: attraverso il gioco e il divertimento ha spiegato l’importanza della corretta gestione di questa speciale tipologia di rifiuto che rappresenta una risorsa in quanto, se gestita in modo corretto, è riciclabile al 100% e utilizzabile per i fondi stradali, per le superfici sportive, come materiale per l’isolamento o per l’arredo urbano.

‘PFU Zero nelle Isole Minori’ ha coinvolto, in questi due anni, complessivamente 15 isole (Ponza, La Maddalena, Ischia, Vulcano, Panarea, Salina, Stromboli, Lipari, Giglio, Tremiti, Capri, Lampedusa, Favignana, Procida e Ventotene). L’iniziativa rientra nel più ampio progetto patrocinato dal Ministero dell’Ambiente, ‘PFU Zero’ voluto da EcoTyre per far fronte ai depositi di PFU abbandonati (cosiddetti stock storici). È stato realizzato un sito internet dedicato (www.pfuzero.ecotyre.it) attraverso il quale individuare e mappare queste situazioni difficilmente gestibili dalle amministrazioni pubbliche a causa degli elevati costi di raccolta e smaltimento. Con ‘PFU Zero’ è più semplice intervenire, collaborando con associazioni ambientaliste e altri soggetti attivi nella tutela del territorio, segnalare i depositi di PFU alle Istituzioni e rimuovere e avviare i rifiuti al corretto trattamento e recupero.

“Abbiamo portato a termine – ha detto Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre – anche quest’anno la missione in collaborazione con Marevivo: recuperare PFU abbandonati in mare e a terra in 5 splendide isole italiane. Con nostra grande soddisfazione, gli PFU raccolti sono stati poco più di 1.500. Questo importante traguardo è stato raggiunto grazie alle campagne di sensibilizzazione messe in campo da EcoTyre volte a spiegare ai cittadini come funziona il nostro sistema. Un sistema efficiente di raccolta, capillare su tutto il territorio nazionale, composto da oltre 8 mila punti di raccolta, che prevede un servizio di ritiro dei PFU per i cittadini senza alcun costo al momento della consegna”.

“E’ stata un’importante campagna che ha permesso di diffondere la conoscenza sul corretto riciclo dei rifiuti e in particolare dello pneumatico – ha affermato Carmen di Penta, Direttore Generale Marevivo -. La continuità dell’operazione, che ci ha visto sul territorio delle isole minori per due anni di fila, ha dato dei risultati molto soddisfacenti e ha visto una buona partecipazione dei cittadini tutti. Infatti i Comuni delle isole coinvolte hanno apprezzato il lavoro, collaborando attivamente; con alcune di esse come Lampedusa, che ha delle criticità maggiori a causa della distanza dalle coste e di alcuni depositi storici difficili da smaltire, abbiamo proposto con Ecotyre un accordo con il Comune per effettuare degli ulteriori ritiri gratuiti. Mi auguro che ci sia una terza edizione di tale progetto con EcoTyre sulle pochissime isole non ancora raggiunte in questi due anni.”

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