Il riassetto societario di Gruppo Gemini

Gruppo Gemini nasce quattro anni fa da un’idea di Antonio Andreucci, da sempre nel settore pneumatici e amministratore di Continental Italia fino al 2007. Dei cinque soci fondatori del nuovo gruppo di distribuzione, oggi, ne è rimasto solo uno: Union Pneus Italia di Modena. Nel corso di questi anni alcune aziende sono entrate e alcune uscite dalla compagine sociale, che oggi è costituita da tre società: Ci.Giordano di Napoli, entrata in squadra nel primo semestre 2014, Iara Tyres, azienda di Perugia che fa parte del Gruppo da inizio 2012, e Union Pneus che, come già detto, fa parte dei soci fondatori. Recente (dicembre 2014) è anche l’uscita dell’amministratore delegato del gruppo, Giuseppe Cirillo, che è oggi alla guida di Gruppo Flema, una società di servizi alle società di noleggio di Overgom e MaxTyre.

“L’anno scorso – spiega Andreucci, oggi amministratore unico di Gruppo Gemini, – alcune aziende non erano più in sintonia, perché non condividevano strategie, iniziative e modi di operare e quindi hanno deciso di uscire. Le aziende, che invece si sentivano vicine per mentalità, metodo di lavoro e visione del mercato, hanno ritenuto l’esperienza molto positiva e hanno deciso di continuarla, cambiando in corsa le tessere del mosaico”.

Gruppo Gemini quindi prosegue e l’idea è di cercare, pur senza fretta, dei nuovi contatti, soprattutto a nord ma anche nelle isole, per ampliare la presenza sul mercato. Un paio di aziende pare siano già in trattativa per far parte del gruppo e sicuramente Autopromotec è stata per Andreucci un’opportunità per incontrare potenziali soci.

“Molto bene stanno andando i Gemini Store, che son circa 300, grazie anche all’ottimo lavoro che sta facendo Iara Tyres, un’azienda giovane, pragmatica e con le idee molto chiare”, continua Andreucci. “Il brand di riferimento dei Gemini Store è quasi dappertutto Apollo, che ha un buon prodotto e una gamma sempre più ampia. Apollo per noi è una bella opportunità, perché è un outsider con tutte le carte in regola per avere successo: buone capacità finanziarie, la cultura europea mutuata da Vredestein e presto anche la produzione in Europa, con lo stabilimento in costruzione in Ungheria”.

Gemini Store è un franchising che Andreucci definisce “democratico”, perché non è legato alla marca, ma lascia al gommista la libertà di acquistare i brand che preferisce, purchè li acquisti dal Gruppo. “Il network si basa su altri contenuti e punta molto sulle relazioni umane”, conclude Andreucci. “Sono convinto che torneranno i tempi delle relazioni interpersonali, che sono un vero e proprio valore aggiunto che può fare la differenza. L’anno scorso abbiamo organizzato un bel seminario in Calabria, a cui hanno partecipato oltre 200 persone, e a settembre replicheremo l’esperienza in Sardegna, proprio per rafforzare il senso di appartenenza al gruppo. Certo, bisogna adeguarsi tecnicamente, perché il mondo cambia, ma se l’azienda non ci mette la faccia, si rischia di banalizzare tutto”.

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