Apollo riporta una lieve flessione delle vendite e un incremento dell’utile netto

Il Consiglio di Amministrazione di Apollo Tyres ha approvato i risultati finanziari del quarto trimestre (gennaio-marzo) e dell’intero anno finanziario 2014-15. Allo stesso tempo, il Consiglio ha raccomandato una distribuzione dei dividendi del 200%, che dovrà essere approvato dagli azionisti durante l’assemblea generale.

Il fatturato annuo consolidato è stato di 127,300 miliardi di rupie (1,64 miliardi di euro), in calo del 4,4% rispetto all’anno scorso (133,1 miliardi di rupie). Nello stesso periodo l’utile operativo della società è salito dello 0,6% a 19,8 miliardi di rupie (255,8 milioni di euro) e l’utile netto è aumentato del 2,7% a 9,8 miliardi di rupie (126 milioni di euro). Le vendite nette del quarto trimestre sono state pari a 31 miliardi di rupie (436,1 milioni di euro) e il risultato operativo pari a 5,1 miliardi di rupie (71,6 milioni di euro), mentre l’utile netto del trimestre è salito del 9% per raggiungere i 3,1 miliardi di rupie (42,2 milioni di euro).

“Nonostante una sana crescita dei volumi nel segmento autovettura in Europa e quasi il 30% di crescita dei volumi nel segmento pneumatici radiali camion-bus in India, il fatturato complessivo non è cresciuto, soprattutto a causa del business sudafricano e anche a causa del deprezzamento dell’euro”, ha commentato Onkar S Kanwar, presidente di Apollo Tyres Ltd.” Detto questo, i nostri sforzi nell’espansione dei mercati in rapida crescita hanno portato ad un aumento di oltre il 20% nelle esportazioni fuori dell’India.”

Kanwar però notato una nuvola nera all’orizzonte per il prossimo anno: “Il recente aumento del dazio sull’importazione di gomma naturale, passato dal 20% al 25% in India, sarà una sfida per il futuro.” Inoltre, ha aggiunto che questo cambiamento provocherà “un ulteriore aumento di importazioni di pneumatici a basso costo nel paese, che possono essere fatti arrivare con un dazio del 10%. Questo ostacolerà la crescita degli investimenti in capacità produttiva da parte dell’industria del pneumatico nazionale, oltre a renderci non competitivi.”

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