Cima Impianti: la produzione personalizzata per andare incontro alle esigenze del cliente

Nata nel 1953 a Pistoia, in Toscana, Cima Impianti fin dalla sua fondazione si è sempre occupata della produzione di impianti per la ricostruzione dei pneumatici e, in particolare, di presse per la ricostruzione a caldo, di stampi, e, negli ultimi dieci anni, di raspatrici ed estrusori CNC per vettura, autocarro e movimento terra.

Nel corso degli anni, facendo della vulcanizzazione della gomma la propria specialità, Cima ha iniziato a produrre anche macchine per il settore del nuovo, diversificando i propri studi e andando a progettare e realizzare macchine in grado di vulcanizzare prodotti diversi dal solo pneumatico, come ad esempio, cingoli in gomma circolari senza giunzione, cerchi gommati, gomme piene e molto altro, vedendo in Cima un partner con il quale creare una collaborazione tecnica e sottolineando come una moderna azienda che produce impianti per la ricostruzione possa allargare il proprio campo di azione verso nuovi orizzonti.

Questa ricerca di settori alternativi ha portato anni fa l’azienda a contatto con le acciaierie, un mercato completamente diverso da quello della gomma. A questa divisione di attività si dedica un team a sé stante di commerciali e tecnici, che gestisce una fetta di fatturato importante dell’azienda, il “conto terzi”, che si occupa della costruzione e montaggio di macchinari realizzati su disegni e specifiche dei clienti del mondo degli acciai che poi vengono da questi ultimi collocati in tutto il mondo all’interno dei loro impianti.

L'interno della fabbrica
L’interno della fabbrica

Partendo ancora una volta dalle esigenze dei clienti e allo scopo di mantenere contatti sempre più stretti sul campo, Cima Impianti ha inaugurato recentemente un’altra divisione dell’azienda che si occupa della fornitura di materiali di consumo: “Questa è una nuova attività – afferma Daniela  Fanti del settore vendite – molto specifica, che ha richiesto la formazione di personale nuovo e giovane in grado di individuare i prodotti da inserire a catalogo grazie anche alla formazione diretta sul campo, lavorando presso aziende di ricostruzione, confrontandosi con il lavoro di tutti i giorni nei vari reparti per capire le necessità e le esigenze dei nostri clienti.  Abbiamo un catalogo sempre più ampio rivolto ai gommisti e ai clienti ricostruttori, comprendente tutti i prodotti che vengono consumati normalmente all’interno dell’officina. Anche in questo caso, come per tutto quello che facciamo, abbiamo selezionato solo i prodotti migliori e creato alcune interessanti collaborazioni.”

L’obiettivo di andare incontro alle esigenze del cliente non ha portato solo alla creazione di nuove divisioni, ma ha anche modificato la produzione. Fanti ha affermato: “Questo settore sta assistendo sempre più ad una specificità della domanda. Se negli anni novanta l’offerta era standard, oggi non è più così e i clienti sono sempre più esigenti, con necessità particolari e richieste uniche. Questo ha portato Cima Impianti ad una vera e propria produzione personalizzata, che può riguardare le parti più diverse delle macchine, da una cosa semplice come il colore, alla scelta della marca dei componenti, all’elettronica per il controllo del ciclo produttivo, al tipo di software o altri aspetti ancora più importanti. Oggi il 50% della produzione è personalizzato, con lo sviluppo del macchinario che avviene assieme al cliente. È questo costante contatto con i nostri clienti quello che ci consente di mantenere aggiornati i nostri prodotti, apprezzati da tutti per la qualità e per il fatto di essere sempre al passo con i tempi.”

Parlando del mercato, Fanti afferma che questo “è molto vario, a seconda dei paesi ai quali ci si rivolge. In alcuni la ricostruzione sta calando, mentre in altri è il contrario e si assiste ad un aumento della domanda. In Europa i segmenti principali in cui la ricostruzione ha successo sono il 4×4, il vettura e il camion, anche se questi ultimi due hanno risentito molto della concorrenza del pneumatico cinese. Ovviamente non tutti i pneumatici sono della stessa qualità, ma il problema principale è stato permettere l’ingresso indiscriminato e non controllato di prodotti, senza un minimo di tutela, che ha danneggiato molto il mercato, intendendo per mercato non solo il ricostruttore ma anche il cliente finale.”

Vulcanizzatrice RP11T per pneumatici fino a 27.00R49
Vulcanizzatrice RP11T per pneumatici fino a 27.00R49

Naturalmente, se i ricostruttori vengono colpiti dalla crisi, le aziende come Cima Impianti vedono ridursi gli acquisti di macchinari nuovi. Per fronteggiare questo problema, l’azienda ha allargato il campo di attività come spiegato precedentemente, ma anche il mercato a livello geografico: “Lavorando in tutto il mondo abbiamo bilanciato le difficoltà di un mercato con i buoni risultati dell’altro. Per Cima negli ultimi anni sono diventati molto importanti il medio e l’estremo oriente. In questi paesi stiamo assistendo ad un interessante sviluppo: ci sono infatti grandi aziende che producono pneumatici ricostruiti per se stesse, ovvero realizzando un impianto di ricostruzione che soddisfi il proprio fabbisogno. Anche gli Stati Uniti, che rimangono uno dei nostri mercati più importanti e dove abbiamo una grossa struttura in loco che si occupa della distribuzione, installazione e manutenzione dei nostri prodotti, assistono a questo fenomeno: flotte di camion molto grandi, con migliaia di mezzi, hanno deciso di investire in un impianto di ricostruzione pneumatici che si occupi esclusivamente della propria flotta.”

Recentemente l’azienda ha annunciato che è in grado di offrire disegni del battistrada per pneumatici vettura ed autocarro modificati rispetto all’originale e approvati dal costruttore del pneumatico nuovo. “Abbiamo lavorato a questo progetto, molto dispendioso fra l’altro, per gli ultimi due/tre anni, da quando cioè i fabbricanti di pneumatici nuovi hanno iniziato a controllare con maggior attenzione i profili e i nomi utilizzati dai ricostruttori, denunciando l’uso improprio non solo di innovazioni tecniche, ma anche infrazioni all’uso non autorizzato di profili di scultura il cui disegno ornamentale è stato depositato dalla casa madre e quindi non riproducibile. Cima Impianti, forte del rapporto consolidato con questi fabbricanti, ha agito da intermediario e ha sviluppato delle varianti, approvate dal proprietario del profilo originale. In questo modo il cliente ha la garanzia che il proprietario del pneumatico nuovo non agirà contro di lui.”

Il reparto montaggio
Il reparto montaggio

Infine, l’azienda sarà presente ad Autopromotec: “In questo momento siamo impegnati su diversi fronti nello studio e realizzazione di nuovi progetti. Non abbiamo ancora deciso che cosa portare in fiera, ma ci sarà molto di cui parlare, che si tratti di una innovazione a livello di fonderia, campo in cui siamo fra i pochi che investono ancora nel mantenimento di una propria struttura, o di qualcosa che rivoluzionerà la manutenzione e il mantenimento delle nostre macchine, o l’aggiunta dell’ultimo nato fra gli estrusori, la macchina più piccola della nostra ampia gamma, che rende accessibile l’acquisto di un prodotto di questo tipo anche ai ricostruttori più piccoli. Un altrà novità potrebbe arrivare a livello di vulcanizzazione. Autopromotec, come tutte le altre fiere a cui prendiamo parte nel mondo, è un punto di incontro importante con i nostri clienti, che sono sempre al centro dei nostri progetti. Per questo motivo offriamo un servizio a 360 gradi e un’assistenza post-vendita di primo livello.”

 

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