Formula 1: tattiche miste garantiscono battaglie dall’inizio alla fine della gara

Lo spettacolare Gran Premio del Bahrain, corso al calar della sera con le temperature della pista e dell’ambiente in rapida diminuzione, ha regalato una battaglia tattica ad alta velocità, in cui i piloti hanno scelto un assortimento di strategie a due e tre soste. Le due fermate erano attese per la maggior parte dei piloti (anche se la strategia a tre pit stop era teoricamente più veloce) a causa dei doppiaggi e del traffico. Ma il ritmo garantito dal pneumatico medium, che ha lavorato molto bene nelle temperature della pista in calo, ha permesso ai piloti di utilizzare la strategia più veloce e aperto diverse opzioni.

I primi quattro classificati hanno scelto una strategia a due soste, con Kimi Raikkonen che ha sfruttato un ottimo stint centrale sul pneumatico medium per conquistare il secondo posto davanti alla Mercedes di Nico Rosberg, sorpassando il pilota tedesco al penultimo giro e arrivando a pochi metri dal vincitore. Il passo di Raikkonen sul P Zero White medium era tale che il pilota si sentiva più a suo agio su questa gomma rispetto al P Zero Yellow soft, ma il finlandese ha utilizzato la mescola più morbida per il giro più veloce della corsa, ottenuto nelle fasi finali. Questo è stato il 41° giro più veloce della carriera di Raikkonen, il che significa che ha ormai eguagliato Alain Prost al secondo posto assoluto nella classifica di tutti i tempi dei giri più veloci, alle spalle di Michael Schumacher.

La gara è stata vinta dal pilota Mercedes Lewis Hamilton, che ha conquistato la sua terza vittoria della stagione e la 36a della sua carriera, con una strategia soft-soft-medium che è stato adottata anche dal suo compagno di squadra Rosberg e dalla Williams di Valtteri Bottas, che è arrivato quarto.

Sebastian Vettel è stato il pilota più in alto in classifica a visitare i box per tre volte, finendo quinto, nonostante la sosta non programmata nel finale per sostituire il musetto. Dietro di lui, un mix di strategie a due e tre soste.

Paul Hembery, direttore Pirelli Motorsport: “E’ stata una gara molto competitiva, con un sacco di sorpassi e un buon ritmo garantito da entrambe le mescole. C’è stato un grande mix di strategie, con due e tre soste, con un accenno particolare a quella a due soste scelta da Kimi Raikkonen, che ha utilizzato il pneumatico medium durante lo stint centrale. Questo ha aperto la questione di quale pneumatico si dovrebbe usare per l’ultimo stint, con alcune persone che pensano che il medium sarebbe più adatto alle temperature in calo. Tuttavia, il modo in cui ha guidato il suo stint finale, e il giro più veloce che sulla mescola morbida, giustifica pienamente la decisione e ha contribuito a un finale molto emozionante.”

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