I PFU sono sottostimati?

Da tempo alcuni analisti indipendenti nel settore dei pneumatici sostengono che le cifre riguardanti i pneumatici a fine vita sono in difetto rispetto al reale. Peter Taylor, della Independent Tyre Manufacturer’s Association, ha affermato che pensa che le cifre ufficialmente accettate siano sempre state imprecise. Questa è una convinzione sostenuta anche dalla European Tyre Recycling Association (ETRA).

Alla 22esima conferanza Etra, tenutasi a Bruxelles tra il 25 e il 27 marzo, l’ETRA ha presentato una propria serie di statistiche. Le cifre accettate dalla gran parte del mercato provengono dall’European Tyre Rubber Manufacturers Association (ERTMA), che è composta dai 12 produttori di pneumatici europei più grandi e da altri associati. Queste statistiche parlano di 1,897 milioni di tonnellate di PFU prodotti nel 2013.

Su questi numeri sono basate le strategie e i programmi di riciclaggio dei pneumatici in tutta Europa, su cui gli investitori producono piani aziendali. Tuttavia, il quadro dipinto dall’ETRA dà una visione molto diversa. Le statistiche di ETRA, prodotte sulla base dei dati ETRMA e sottoposte al controllo incrociato con i dati dei costruttori dei veicoli e i dati noti di vendita arrivano a un livello molto diverso. Tenendo conto dei nuovi veicoli e quindi delle nuove vendite di pneumatici, delle vendite di pneumatici di ricambio e togliendo un 20%, i pneumatici a fine vita dovrebbero essere 2,990 milioni di tonnellate, il 57% in più rispetto alle cifre tradizionalmente accettate.

Questa cifra, se corretta, solleva interrogativi circa il livello di raccolta e registrazione dei dati, ma, soprattutto, su che fine facciano tutte queste carcasse. Tuttavia, l’ETRMA in risposta ha dichiarato che i dati presentati nelle sue statistiche 2014 sono stati limitati ai paesi con la responsabilità estesa del produttore (EPR), con società di gestione dei PFU associate alla rete ETRMA. Per questo motivo, L’ETRMA ha detto che i dati rappresentano solo il 71% dei volumi totali nei 14 paesi rappresentati, che quindi ammonterebbero a 2,67 milioni di tonnellate.

In Italia il principale responsabile della gestione dei Pneumatici Fuori Uso è Ecopneus, società senza scopo di lucro che gestisce oltre il 70% delle 350.000 tonnellate di PFU che arrivano a fine vita nel nostro Paese.

“Ecopneus – dichiara la società – fornisce annualmente i propri dati operativi per la realizzazione dei Report dell’ETRMA, di cui condivide l’operato e l’importante ruolo strategico di coordinamento sovranazionale tra i vari soggetti rappresentanti il sistema di gestione dei PFU basato sulla responsabilità estesa del produttore”.

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