Vogliamo ricordarlo com’era

E’ mancato all’affetto della famiglia, degli amici e dei colleghi Roberto Guglielmo, gommista stimato di Rovigo e persona di grande umanità. Aveva solo 53 anni e ha combattuto fino all’ultimo la malattia, lasciando un vuoto profondo in quanti lo hanno conosciuto. P.M., responsabile tecnico di una Casa di pneumatici primaria, ha incontrato Roberto nel 1992 per lavoro, ma il rapporto si è trasformato subito in amicizia. “Era una persona eccezionale, solare, intelligente, entusiasta, con una gran voglia di ridere, scherzare e intrattenere gli amici. Ricordo una delle vacanze fatte insieme, in un villaggio turistico: i ragazzi dell’animazione erano già andati a letto, ma lui ha tirato mattina raccontando barzellette agli altri turisti. Per non parlare della mia prima immersione con le bombole… a 13 metri di profondità mi ha fatto talmente ridere che ho bevuto un litro d’acqua!”

Questo l’uomo, ma anche il professionista ha dimostrato negli anni passione, dedizione, metodo di lavoro, doti straordinarie nel rapporto con il cliente e una mentalità innovativa, forse anche troppo per la piccola piazza di Rovigo: assetti ribassati, trasformazioni, ruote in lega, pneumatici HPT.

Roberto Guglielmo in una foto degli anni '60
Roberto Guglielmo in una foto degli anni ’60

Le gomme sono state e sono il centro della vita di tutta la famiglia. Il padre Silvano Guglielmo, classe 1937, diventò titolare dell’azienda nel 1952, a soli quindici anni, e il figlio lo affiancò non appena possibile, diventando autonomo nel 1989. “Dalle moto al movimento terra, insomma, qualsiasi cosa parli di gomma può essere assistita dalle nostre officine. Oggi, ovviamente, i sistemi di lavorazione sono molto cambiati. Ci vogliono utensili e macchinari moderni e le tecnologie più avanzate. Vogliamo essere sempre all’ avanguardia, insomma. Siamo innamorati del nostro lavoro e siamo orgogliosi di essere tra i migliori. La zona di Rovigo ha circa cinquantamila abitanti e siamo in sette o otto a trattare le gomme. Per cui o si fa qualcosa di nuovo che ci faccia uscire dal solito ruolo di gommista oppure si resta in fila insieme con gli altri. Spero di lasciare in eredità ai miei figli la mentalità professionale e la forza di volontà”, diceva Silvano Guglielmo. Obbiettivo raggiunto. Per troppo poco tempo, forse, ma noi, Roberto, vogliamo ricordarlo com’era.

Tutto il settore si stringe in un abbraccio alla moglie Cinzia e alla figlia Valentina.

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