Tecnomotor: pionieri in Europa e unici nel settore autocarro

Già nel 2006 ad Automechanicka, Tecnomotor, azienda del Gruppo Nexion, aveva presentato il suo primo strumento di diagnosi e programmazione per i sistemi di misurazione della pressione. Oggi questo strumento è stato  completamente rinnovato e aggiornato in base alle esigenze del mercato. Grazie alla collaborazione con Alligator, Schrader, Huf e Continental, i leader di mercato per i sensori, Tecnomotor garantisce oggi una copertura del 95% del parco veicoli circolante. La lunga esperienza nel settore della diagnosi e in questo specifico prodotto, l’ampia copertura del parco auto e l’appartenenza al gruppo industriale Nexion fanno di Tecnomotor un vero e proprio protagonista nel settore TPMS. Il suo strumento TPM-02 è infatti uno dei più diffusi in Italia e in Europa, grazie anche alla scelta di distribuirlo sotto diversi brand, sia del gruppo (Tecnomotor, Corghi, Simpesfaip, Mondolfo Ferro e Sice), sia di altre aziende come Rema Tip Top, Schrader e Magneti Marelli.

Rispetto al TPM da cui deriva, il nuovo TPM-02 è stato completamente rinnovato, con una tecnologia molto aggiornata, che prevede l’utilizzo di batterie al litio, che assicurano un’autonomia superiore a una settimana, con test di 30 veicoli al giorno. Lo strumento dispone di uno schermo LCD grafico user-friendly, che garantisce una visione ideale anche con luce solare diretta e di un guscio protettivo che lo rende adatto all’utilizzo quotidiano in officina. Il software di cui è dotato è disponibile in ben 11 lingue, incluse cinese e giapponese inserite di recente grazie all’interesse manifestato da quei mercati.

“TPM-02 rappresenta la seconda generazione di strumenti”, afferma l’ing. Antonio Caso, responsabile dello sviluppo dei prodotti Tecnomotor. “Abbiamo lanciato il primo strumento in questo settore già nel 2006, a distanza di pochi mesi rispetto agli americani e in Europa siamo stati i pionieri”.

La storia ormai lunga di questo strumento, il fatto che sia nato praticamente da zero e non su imitazione di prodotti preesistenti e la stretta collaborazione con tutti i principali costruttori di sensori fanno senz’altro di Tecnomotor un’azienda di riferimento. “Tra i nostri referenti per il primo equipaggiamento ci sono Schrader, Alligator, Huf e Continental. Inoltre, insieme a Continental e Pirelli, ormai da qualche anno stiamo sviluppando  tutte le applicazioni per camion. Ad oggi siamo l’unica azienda al mondo che produce uno strumento di diagnosi e programmazione per il settore autocarro, un settore dove la possibilità di controllare le prestazioni dei pneumatici è particolarmente importante sia per la sicurezza che per i costi di esercizio delle flotte. Tanto che ci ha sorpreso che l’Europa abbia reso obbligatorio il TPMS per i veicoli adibiti al trasporto leggero e non per i mezzi oltre le 3,5 tonnellate”, sottolinea Caso.

Le due caratteristiche che distinguono il TPM-02 sono l’ergonomicità e i contenuti. La prima è garantita dal sovrastampaggio in gomma, che rende lo strumento quasi indistruttibile, anche con una caduta da due metri, e che lo protegge da acqua e polvere. L’apparecchio è inoltre dotato di uno schermo LCD particolarmente comodo perché consente una buona visione anche al sole. “Queste caratteristiche – dice Caso – sono per noi un pre-requisito, perché collaboriamo con aziende, come Continental, Pirelli e Magneti Marelli, che lavorano nel primo impianto tutti i giorni e pertanto pretendono standard qualitativi molto alti”.

“Per quanto riguarda i contenuti, – prosegue il responsabile dello sviluppo prodotto – rispetto ai competitor, noi facciamo un imponente lavoro di verifica dei database delle Case costruttrici di sensori universali. E’ un valore aggiunto prezioso, che ci distingue sul mercato, perché il nostro strumento è l’unico integrato  e completo. Inoltre, essendo sul mercato da 5-6 anni, abbiamo potuto studiare per primi le problematiche che derivano da uno scorretto utilizzo o da database errati e pertanto ci siamo strutturati già da tempo per offrire un prodotto e un servizio migliori”.

Tecnomotor dal 1993 fa parte di Nexion, un gruppo di aziende che progettano, producono e distribuiscono attrezzature per il servizio di aftermarket dei veicoli. E’ stato dunque un passaggio naturale distribuire il TPM-02 anche con gli altri brand e le altàre reti commerciali del gruppo: Corghi, Simpesfaip, Mondolfo Ferro e Sice. L’assistenza tecnica rimane invece affidata a Tecnomotor. La strategia commerciale è però andata oltre i confini del gruppo e lo strumento è stato ribrandizzato e caratterizzato secondo le singole peculiarità per società con cui Tecnomotor ha delle collaborazioni storiche di successo: Rema Tip Top, Magneti Marelli, Schrader (che ha recentemente scelto per il suo starter kit il TPM-02), e Huf negli Stati Uniti. Rema Tip Top, con la sua filiale Prema Italia di Correggio, è il partner principale per Tecnomotor. Tecnomotor è anche fornitore ufficiale di Fiat e in Italia ha venduto complessivamente circa un migliaio di strumenti (più di 6000 in Europa)

Per quanto riguarda l’impatto con il cliente finale, l’ing. Caso è convinto che sarà positivo per l’importante contributo che questo nuovo sitema offre alla sicurezza. In particolare il sistema diretto spiega all’automobilista che tipo di problema si è verificato e gli consente di capire se è possibile proseguire la marcia o se deve fermarsi immediatamente, a differenza della versione indiretta, che può invece comportare dei rischi per l’automobilista che ignori il segnale di allarme.

Se invece si parla di impatto per il mondo professionale, Antonio Caso sottolinea che in Italia siamo dei follower e non degli innovatori: “i gommisti italiani affrontano il problema quando se lo trovano davanti, non cercano di anticiparlo, mentre in Germania e nei Paesi scandinavi il 30-40% dei rivenditori è già pronto. Affrontare un tool TPMS non è così banale. Acquistarlo e pensare di essere subito operativi è sbagliatissimo. E’ necessario un corso di formazione, perché, oltre ai ricambi originali, è necessario saper gestire i sensori universali, che sono numerosi e diversi, ognuno con le sue peculiarità. Noi quindi consigliamo un training che permetta ai gommisti di entrare velocemente nella problematica, capire quali sono le alternative e salvaguardare il loro business”.

Tecnomotor si propone dunque come un partner affidabile in questa fase, che possiamo definire punto zero del mercato TPMS, ma che subirà presto ulteriori sviluppi ed evoluzioni. “Siamo stati i primi in Europa – conclude Caso –  e abbiamo anni di esperienza alle spalle e collaborazioni attive con aziende leader. Tutto ciò ci permette di anticipare il mercato. Nel prossimo futuro, è molto probabile che verranno utilizzati dei sensori che vengono vulcanizzati e integrati nel pneumatico, come già avviene nel mondo dell’autotrasporto. Noi oggi stiamo lavorando su prodotti e tecnologie che arriveranno nel 2016-2017 e che comporteranno altre nuove problematiche per le Case auto e, di conseguenza, anche per i gommisti. Appoggiarsi alla nostra azienda può quindi significare farsi trovare preparati anche alle evoluzioni dei prossimi anni”.

  • Puoi leggere questo e molti altri articoli sui principali sensori e strumenti di diagnosi e programmazione TPMS nello speciale di 60 pagine PneusNews.it – focus on TPMS

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