Ad Andria le auto più vecchie, ad Aosta le più nuove

Ad Andria il 72,8% delle autovetture circolanti ha otto anni o più. In base a questo dato, elaborato dall’Osservatorio sulla mobilità sostenibile Airp (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) su dati Istat, Andria è il capoluogo di provincia italiano in cui il parco circolante di autovetture è più vecchio. Invece il capoluogo di provincia italiano in cui il parco circolante è più giovane è Aosta, dove solo il 13,9% delle autovetture circolanti ha otto anni o più. E’ bene, però, precisare che il dato di Aosta risulta fortemente influenzato dal fatto che negli ultimi anni il numero di immatricolazioni di nuove autovetture è stato “gonfiato” dalle immatricolazioni delle società di noleggio a lungo termine. Il capoluogo di regione valdostano offriva infatti condizioni particolarmente vantaggiose per l’immatricolazione di nuove autovetture. Di questo hanno approfittato le società di noleggio, che, dovendo immatricolare molte migliaia di auto ogni anno, hanno potuto risparmiare considerevolmente immatricolando le loro nuove auto ad Aosta. In questo modo però anche il dato sul parco circolante di Aosta è stato “gonfiato” negli ultimi anni, e tra l’altro l’età media del parco risulta più giovane di quanto non sia in realtà.

Tornando alla graduatoria dei comuni capoluoghi di provincia in cui il parco circolante è più vecchio, ad Andria seguono Napoli (72,1% di auto con età di otto anni o più), Barletta (70,8%), Trani (69,7%) e Catania (69,5%). In pratica nei primi tre posti vi sono i tre capoluoghi della provincia BAT (che è la denominazione della provincia pugliese con capoluoghi Barletta, Andria e Trani), più Napoli e Catania. Nei primi dieci posti, poi, vi sono solo capoluoghi di provincia meridionali. Per trovare il primo comune che non sia nel sud Italia bisogna arrivare al 22° posto, con Rieti. Al contrario, come era prevedibile, la graduatoria dei primi dieci comuni capoluogo di provincia con il parco circolante di autovetture più giovane è composta solo da città del nord-centro Italia. Nei primi tre posti, oltre ad Aosta, vi sono anche Trento e Bolzano.

Il fatto che il parco circolante sia sensibilmente più giovane nei comuni capoluogo di provincia del nord Italia rispetto a quelli del sud Italia è solo l’ennesimo indicatore che conferma le profonde differenze che separano l’economia del nord Italia da quella del sud. Infatti è dall’andamento economico che dipende il tasso di ricambio del parco circolante di autovetture: dove si hanno più risorse a disposizione, e cioè nel nord Italia, il ricambio è più frequente ed il parco circolante è più giovane. Questa non è una situazione che potrà cambiare in tempi brevi; resta però il fatto che un parco circolante più vecchio ha importanti conseguenze negative sulla sicurezza della circolazione ed ha anche un impatto ambientale particolarmente elevato, dal momento che le auto più vecchie hanno livelli di emissioni di sostanze nocive più elevati rispetto a quelle più giovani. Ci sono, però, alcuni dispositivi che consentono, in tempi brevi, di migliorare l’impatto ambientale dei veicoli più vecchi, assicurando al contempo la massima sicurezza ed anche garantendo un risparmio nei costi di gestione dei veicoli. Tra questi dispositivi sono da segnalare i pneumatici ricostruiti, che costano meno di quelli nuovi, sono ugualmente sicuri (perché sono sottoposti alle stesse prove prima di essere messi sul mercato) e consentono di rinviare l’esigenza di smaltimento dei pneumatici usati che possono essere ricostruiti, con evidenti effetti positivi per l’ambiente.

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