Debriefing GP San Marino e Rimini con Masao Azuma

Valentino Rossi ha vinto la sua prima gara della stagione 2014 della MotoGP, davanti al pubblico di casa e al compagno di squadra Jorge Lorenzo, mentre al terzo posto si è classificato Dani Pedrosa. Dopo che il primo giorno del weekend è stato funestato da forti piogge e dalle temperature più fredde di tutta la stagione, le condizioni sono migliorate e domenica è stata registrata la temperatura più alta dei tre giorni di Misano, con 37° C.

Domanda e Risposta con Masao Azuma – Chief Engineer, Bridgestone Motorcycle Tyre Development Department

Può spiegare la situazione di venerdì, quando Bridgestone ha ampliato la propria allocazione di gomme da bagnato per renderle disponibili in mescola morbida ad ogni pilota? Perché è stata presa questa decisione, e le gomme da bagnato morbide hanno portato un miglioramento nel grip rispetto a quelle più dure?

“In passato il circuito di Misano in condizioni bagnate è stato molto abrasivo, quindi il nostro piano originale era portare il pneumatico bagnato di mescola dura come nostra specifica principale. L’ultima volta che abbiamo avuto tali condizioni a Misano è stato molti anni fa, e sembra che da allora la composizione della pista sia cambiata, con livelli estremamente bassi di grip sul bagnato. Durante la prima sessione di prove libere, corsa con temperature molto basse, i piloti hanno detto che avevano poca confidenza con l’anteriore, soprattutto in frenata, così abbiamo reagito rapidamente e, previa consultazione con la FIM, abbiamo deciso di espandere la nostra allocazione di gomme da bagnato per aumentare il numero di gomme morbide disponibili per ogni pilota dalla FP2 in poi. I piloti hanno riferito che, anche se le gomme da bagnato a mescola morbida hanno offerto un miglior grip rispetto alla mescola dura, lo stato della superficie della pista di Misano in condizioni bagnate era ancora estremamente impegnativo, e questo era evidente visto l’elevato numero di incidenti in tutte e tre le classi. Il numero totale di cadute nelle tre classi il venerdì è stato di 62, 17 delle quali nella classe MotoGP. Tuttavia, siamo riusciti a raccogliere alcune informazioni utili sulle prestazioni dei pneumatici da bagnato sulla pista di Misano nelle due sessioni in cui ha piovuto, e questi dati ci aiuteranno nel nostro futuro sviluppo dei pneumatici.”

2014 MotoGP World  Championship, Round 13, Misano, 14th September 2014Misano è stato il primo GP di quest’anno con il primo giorno completamente bagnato. Girare meno sull’asciutto ha avuto effetti sulla scelta delle gomme per domenica?

“Le condizioni bagnate di venerdì hanno certamente significato che le prove libere 3 e 4 del sabato sono state certamente per i nostri tecnici, come per le squadre che avevano un tempo limitato per testare le diverse opzioni di pneumatici e trovare un setup che sfruttasse al massimo le prestazioni delle gomme. Come risultato, non c’è stata molta sperimentazione nella scelta delle gomme posteriori tra le Honda e Yamaha Factory, e nessuno ha valutato la mescola dura. Considerando che la gara ha avuto le temperature della pista più alte del fine settimana, se ci fosse stato tempo a disposizione sarebbe stato interessante vedere quali piloti avrebbero provato la dura, in quanto sarebbe stata una scelta utile per la gara.”

Nel 2013 molti piloti hanno scelto l’anteriore a mescola dura per la gara, ma quest’anno solo Jorge Lorenzo l’ha scelta per la gara. Che cosa è successo per assistere ad un tale cambiamento?

“Il pneumatico anteriore è estremamente importante, in quanto il pilota ha bisogno di sentirsi sicuro per essere veloce; si può avere un po’ di movimento al posteriore, ma all’anteriore c’è bisogno di sentire la moto al 100%. Così, alla fine, la scelta delle gomme anteriori proviene principalmente dalle preferenze personali del pilota e da quello che funziona meglio con la messa a punto della moto. In questo caso, solo Jorge si sentiva più a suo agio con l’anteriore dura questo fine settimana. Ci sono molte ragioni per cui la mescola media è stata preferita alla dura quest’anno; il cambiamento nel carattere della moto, l’asfalto ha un altro anno in più e anche la mancanza di tempo per fare il setup in condizioni di asciutto, ma alla fine sia la mescola dura che la media erano buone gomme per la gara. Jorge ha fatto il terzo giro più veloce della gara ed era estremamente costante nei suoi tempi sul giro, cosa che mostra che la mescola dura era una buona opzione anche quest’anno.”

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