La replica di Rosneft alle sanzioni di Washington

Rosneft, azionista indiretto di Pirelli con il 13% delle azioni, ha commentato la decisione del Dipartimento dell’Ufficio del Tesoro degli Stati Uniti per il Controllo degli Assets Stranieri (US Department of the Treasury’s Office of Foreign Assets Control, OFAC) di includere l’azienda petrolifera nel nuovo elenco delle sanzioni settoriali. La compagnia è una delle quattro società del settore energetico aggiunte all’elenco il 16 luglio 2014; le sanzioni sono state annunciate in risposta ai disordini in Ucraina, ma sono stati messi in atto prima dell’abbattimento dell’aereo della Malaysian Airlines. Secondo i termini di sanzioni, i cittadini statunitensi non possono intraprendere rapporti con Rosneft e le altre imprese, che non saranno in grado di ottenere prestiti a medio o lungo termine dagli Stati Uniti. La seguente dichiarazione è stata rilasciata da Rosneft il 18 luglio:

In connessione con l’inclusione di Rosneft nella lista delle sanzioni settoriali OFAC, la società dichiara quanto segue:

Rosneft non ha alcuna influenza sui processi politici ed economici in corso in Ucraina. Per questo motivo, le sanzioni sopra menzionate sono illegittime e infondate.

Rosneft è una società pubblica quotata sulle borse russe e internazionali. Pertanto, le sanzioni infliggono danni agli azionisti della società, compresi i cittadini e residenti negli Stati Uniti. La società sta studiando le sanzioni da un punto di vista legale le sanzioni annunciate, e sta consultando i suoi partner internazionali.

La società continuerà a lavorare sui progetti e accordi esistenti. La posizione finanziaria di Rosneft è robusta. I flussi di cassa operativi di Rosneft ci permettono di portare avanti i nostri progetti in corso. La posizione finanziaria della società ci permette anche di raggiungere gli indicatori chiave della nostra strategia e della politica dei dividendi.

Rosneft possiede sufficiente liquidità per far fronte ai suoi debiti e onorare i propri obblighi contrattuali. Nel mese di giugno, ad esempio, la nostra società e il suo azionista, la britannica BP, hanno firmato un accordo per la fornitura di prodotti petroliferi e di petrolio dietro un pagamento anticipato pari a circa 2 miliardi di dollari.

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