Gli italiani preferiscono le due ruote

Hanno due ruote i mezzi di trasporto preferiti dagli italiani. Biciclette e moto, infatti, si collocano ai primi posti nella graduatoria sulla soddisfazione degli italiani per i mezzi di trasporto, graduatoria stilata dall’Isfort e resa nota dall’Osservatorio sulla Mobilità Sostenibile Airp (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici). Il punteggio ottenuto da biciclette e moto è piuttosto alto: 8,4 in una scala che va da un minimo di 0 ad un massimo di 10. Dopo le due ruote gli italiani preferiscono le quattro ruote: infatti l’automobile si colloca al terzo posto della graduatoria con un punteggio di 8,2 (solo di poco inferiore a quello di bici e moto). A seguire, dopo l’auto, la graduatoria continua con metropolitana (7,6), pullman ed autobus extraurbano (6,6), autobus e tram (6,2) e treno locale (6). Dal 2008 al 2013, mette ancora in evidenza l’Osservatorio sulla Mobilità Sostenibile Airp, i punteggi sulla soddisfazione degli italiani per i mezzi di trasporto non hanno subito grandi variazioni. E’ da segnalare però la crescita della soddisfazione per l’auto, che passa da 7,8 a 8,2 e guadagna quindi 0,4 punti. Crescono anche metropolitana (+0,3), autobus/tram e bici (+0,2) e pullman/autobus extraurbano (+0,1).

I motivi della preferenza degli italiani per i mezzi di trasporto individuali (moto bici, auto) sono da ricercare anche nelle carenze del trasporto pubblico, che, con l’eccezione della metropolitana, non viene percepito come un’alternativa valida all’uso di mezzi individuali. Le due ruote sono preferite alle quattro ruote, poi, perché possono offrire maggiore maneggevolezza e l’opportunità di evitare gli ingorghi tipici del traffico cittadino, tagliando quindi sostanzialmente i tempi necessari per i trasferimenti.

Tornando però ai mezzi di trasporto pubblici, secondo la ricerca Isfort da cui sono tratti questi dati, gli utenti più soddisfatti del loro uso sono i pensionati, le donne, le casalinghe ed in genere le persone di un’età superiore a 65 anni. Tra i maggiormente insoddisfatti invece vi sono i giovanissimi, gli studenti e i lavoratori autonomi. Soddisfatti o meno, sono però in molti a dover usare i mezzi pubblici, anche perché hanno costi di accesso più bassi, mentre i costi di gestione dei mezzi di trasporto privati a motore negli ultimi anni sono cresciuti a dismisura. Vi è però una soluzione per rendere più contenuti i costi di esercizio degli autoveicoli privati, ed è l’impiego di pneumatici ricostruiti, che, ricorda Airp, costano meno dei pneumatici nuovi e consentono di dare una seconda vita alle gomme e quindi di allontanare nel tempo la necessità di smaltimento dei pneumatici usati.

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