Con pneumatici Pirelli Diablo Superbike Melandri e Sykes vincono una gara a testa a Laguna Seca

E’ stato un weekend lungo e ricco di emozioni forti quello appena conclusosi sul circuito di Laguna Seca e che ha visto scendere in pista nello spettacolare circuito californiano i piloti della classe regina del Campionato Mondiale Eni FIM Superbike.

Pirelli ha dimostrato di aver compiuto notevoli passi avanti nello sviluppo dei nuovi pneumatici Diablo Superbike per la stagione 2014: con un nuovo pneumatico da qualifica Tom Sykes ha realizzato il nuovo record del circuito mentre con pneumatici in mescola puramente di gamma Aprilia e Kawasaki ottengono un successo a testa.

Nella Superpole di sabato uno strepitoso Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) riesce a sfruttare alla perfezione il set up della propria moto e i nuovi pneumatici supermorbidi da qualifica della gamma Diablo Superbike stabilendo il record assoluto del tracciato della categoria Superbike in 1’21.811, migliorando di ben 9 decimi il tempo record di Sylvain Guintoli stabilito l’anno scorso. Interessante notare anche come, grazie ai nuovi pneumatici realizzati da Pirelli per la Superpole, ben 4 piloti (Sykes, Guintoli, Davies e Giugliano) siano riusciti a girare sotto il tempo della Superpole dello scorso anno.

In Gara 1, Marco Melandri (Aprilia Racing Team), che partiva in quinta posizione dalla seconda fila, e il compagno di squadra Sylvain Guintoli, secondo in griglia, riescono a superare al primo giro Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) al “Cavatappi” e ad imporre subito un ritmo di gara elevato, grazie anche alle prestazioni offerte dai pneumatici posteriori Pirelli Diablo Superbike SC0 in mescola morbida. Con il passare dei giri gli alfieri della casa di Noale incrementano il loro vantaggio sul pilota inglese della casa di Akashi, ma è Marco Melandri a dettare il ritmo di gara distanziando giro dopo giro anche il compagno di squadra. L’italiano passa sotto la bandiera a scacchi con un vantaggio di quasi un secondo sul francese, terzo sul podio Tom Sykes con un distacco di 6,6 secondi da Melandri. A riprova della superiorità dei primi tre piloti basti pensare che Davide Giugliano (Ducati Superbike Team), quarto sul traguardo, ha accumultato un distacco di 13,5 secondi dal vincitore di gara.

In Gara 2 il leader del Campionato Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) non commette errori. Partito in pole mantiene la prima posizione per tutta la gara fino al nono giro quando per un incidente a Alex Lowes (Voltcom Crescent Suzuki) viene esposta la bandiera rossa. Alla ripartenza sono 7 i giri da percorrere. Marco Melandri (Aprilia Racing Team) parte subito bene superando l’inglese della Kawasaki ma proprio durante il primo giro un secondo incidente, capitato a Sylvain Barrier (BMW Motorrad Italia Superbike Team) e senza gravi conseguenze, interrompe nuovamente la gara. Tutto da ripetere e ancora 7 giri da percorrere prima della bandiera a scacchi. Marco Melandri brucia di nuovo in partenza Tom Sykes andando a prendere la testa della gara ma al secondo giro scivola a terra ed è costretto al ritiro, stessa sorte anche per Davide Giugliano che cadrà poco dopo. A questo punto Tom Sykes ha la strada spianata verso l’ottava vittoria stagionale mentre Sylvain Guintoli, secondo sul traguardo, porta a casa punti importanti. Terzo sotto la bandiera a scacchi Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike Team).

Il commento di Giorgio Barbier, Racing Director Pirelli Moto: “Anche quest’anno Laguna Seca ci ha regalato diverse soddisfazioni. Già venerdì, fin dalla prima sessione di qualifica, quasi tutti i piloti giravano un secondo abbondante più veloci dello scorso anno, perdipiù utilizzando pneumatici SC1 e non SC0. Nel corso della giornata poi, man mano che la pista è andata pulendosi e le temperature sono aumentate di qualche grado, i tempi sono ulteriormente migliorati fino a sabato quando Tom Sykes ha stupito tutti migliorando di quasi un secondo l’ottimo tempo realizzato da Guintoli lo scorso anno. Anche in gara, con pneumatici posteriori morbidi puramente di gamma, che chiunque può quindi acquistare sul mercato, il ritmo di gara è stato elevatissimo quindi non possiamo che ritenerci indubbiamente soddisfatti delle prestazioni dimostrate, sia in termini di grip che di durata, dai nostri pneumatici di gamma. Oggi i piloti Aprilia hanno fatto un ottimo lavoro dimostrando di avere una moto competitiva e tutte le carte in regola per lottare fino alla fine del campionato con le Kawasaki di Sykes e Baz. Restano ancora quattro round da correre e tutto può succedere, sono convinto che il Campionato si deciderà solo nelle ultime gare, come ogni anno.”

Per quanto riguarda l’anteriore, la soluzione più utilizzata è stata la SC1 di sviluppo S1699, scelta in entrambe le gare da 4/5 dei piloti schierati in griglia, che ha debuttato con successo ad Aragón ed è stata la soluzione più utilizzata anche ad Assen, Imola, Donington, Misano e Portimão. Al posteriore i piloti Superbike hanno optato praticamente all’unanimità sulla soluzione morbida di gamma, la SC0, mentre i piloti della classe EVO hanno preferito a maggioranza la soluzione morbida dedicata esclusivamente a loro, la R1368, già vista in azione ad Imola e a Misano.

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