I pneumatici eco fanno davvero risparmiare denaro?

L’etichetta europea a partire dalla sua introduzione ha evidentemente messo l’accento sui consumi di caburante e sull’influenza che hanno i pneumatici su questo dato. Ma i metodi di calcolo che usa l’etichetta sono corretti? Secondo Emissions Analytics il rating dell’etichetta europea non racconta “tutta la storia”. Infatti, secondo la società specializzata nella rilevazione dei consumi reali e nella fornitura dei dati sulle emissioni basate sulle misurazioni dallo scarico, a velocità costante un pneumatico valutato F consuma la stessa quantità di combustibile di uno valutato B.

Questa affermazione si basa su test condotti da Emissions Analytics con due set di 175/70 R14: un set aveva una valutazione B nel risparmio di carburante e l’altro una valutazione F. Il percorso di prova proponeva una gamma di velocità costanti da 60 a 110 km/h, a temperature ambientali altrettanto costanti. I risultati di Emissions Analytics dicono che in media il pneumatico valutato B è solo un 3,8% più veloce ed emette il 3,4 % in meno di CO2, rispetto all’F; la società osserva che “non c’è molta differenza a velocità media”, anche se si apre un “divario di performance” a 90 km/h. A 110 km/h, limite autostradale inglese, il risparmio di carburante tra pneumatici F e B è pari al 12,9%.

“Se i percorsi sono prevalentemente urbani è improbabile che un consumatore che acquista un pneumatico valutato B noti un beneficio nel consumo di carburante. Alternativamente, se l’automobilista percorre giornalmente l’autostrada, dovrebbe godere di un miglioramento” scrive Emissions Analytics.

May-14-chartL’azienda sottolinea che questi sono dati preliminari, ma dimostrano che il rapporto tra resistenza al rotolamento e risparmio di carburante non è lineare. Per portare reali miglioramenti al modo in cui i pneumatici vengono acquistati e venduti i produttori devono adottare modelli più sofisticati. “L’attuale sistema di etichettatura dei pneumatici, reso obbligatorio dalla UE nel novembre 2012, non funziona” afferma Emissions Analytics. “In un rapporto compilato dalla National Tyre Distributors Association (NTDA) e dalla Lanxess, si è constatato che in un anno il 93% dei rivenditori di pneumatici ha dichiarato che i clienti “mai o solo occasionalmente” hanno chiesto informazioni sull’etichetta e solo il 30% sapeva che i pneumatici influiscono sul consumo di carburante.”

“Pensiamo che i produttori abbiano bisogno di modelli migliori per tradurre la resistenza al rotolamento in consumo di combustibile. Un’etichettatura migliorata, indipendente e supportata da test verificati e affiancata da una quantificazione monetaria dei benefici fornirebbe un vantaggio tangibile che il consumatore accetterebbe e comprenderebbe in modo molto più immediato” conclude Emissions Analytics.

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