Nexen: risultati leader nel Q1 tra le tre coreane

Anche se è il più piccolo dei tre produttori di pneumatici coreani, Nexen ha sorpreso alcuni analisti dal momento che è stata l’unica azienda del paese ad aumentare sia le vendite che i profitti operativi nel primo trimestre del 2014. Naturalmente le cifre mostrano che sia Kumho che soprattutto Hankook rimangono significativamente davanti a Nexen in termini di entrambe le misure, ma la notizia è l’ottimo trimestre di Nexen, che ha anche annunciato l’apertura di una fabbrica europea e una serie di premi e equipaggiamenti originali nel periodo.
Guardando il blocco coreano nel suo complesso, possiamo vedere che le entrate combinate di Hankook Tire, Kumho Tire e Nexen Tire sono state lo 0,14% in meno rispetto all’anno precedente, ma il loro risultato operativo combinato è aumentato del 4,7% anno su anno per raggiungere 399,4 miliardi won (circa 283 milioni di euro). Questo suggerisce che le aziende stanno facendo prezzi migliori, i costi sono scesi o stanno vendendo con un migliore mix di prodotti di prima (o, naturalmente, una combinazione di questi fattori).
Quando si confrontano le prestazioni delle tre società con la loro sommatoria si può vedere che alcuni stanno crescendo molto più velocemente degli altri. Ad esempio, anche se Hankook ha visto calare l’utile operativo dello 0,7% anno su anno, Kumho e Nexen hanno invertito la tendenza aumetando del 19% e del 12,8% rispettivamente. O in altre parole, la crescita del numero uno Hankook sta rallentando ed i concorrenti più piccoli stanno entrando in gioco. Per Kumho questo significa ripristinare alcune fortune e recuperare il tempo perso in circostanze difficili in cui si è trovata nel corso degli ultimi anni e per Nexen significa un’accelerazione dell’espansione in linea con i piani della società.
Con questo in mente si può capire perché alcuni analisti hanno descritto Nexen come la sorpresa del primo trimestre. Infatti un giornale locale ha titolato: “Il più piccolo produttore di pneumatici coreano ha mostrato la sua migliore performance trimestrale.”
“Rispetto al quarto trimestre, l’azienda è stata in grado di apportare miglioramenti nei prodotti e nel prezzo al dettaglio, aumentare la velocità di produzione delle sue fabbriche e ridurre le scorte e i costi di produzione” ha detto Chae Hee-Keun, ricercatore presso Hyundai Securities. “L’aumento delle forniture di pneumatici in primo equipaggiamento e la riduzione dei costi del materiale porteranno ad una solida performance anche dopo il secondo trimestre, anche se la forte valuta coreana potrebbe influenzare la sua redditività.”
Da parte sua Nexen ha affermato che gli accordi di fornitura di pneumatici in equipaggiamento originale con le case automobilistiche di livello mondiale negli ultimi anni hanno contribuito ad aumentare le vendite. Ad esempio Nexen ha firmato un accordo con la giapponese Mitsubishi nel 2012 e ha formato contratti con Fiat, Chrysler, Dodge, Volkswagen e Skoda l’anno scorso. Come risultato, le vendite di Nexen di pneumatici OE alle case automobilistiche mondiali hanno rappresentato il 18% delle vendite totali, in crescita di 10 punti percentuali rispetto all’anno precedente.
Tuttavia il mix di prodotto ha chiaramente fatto la differenza. I ricavi da pneumatici UHP sono aumentati del 13,5% anno su anno raggiungendo 176,7 miliardi di won, pari al 37,6% delle vendite totali, in crescita di 2,2 punti percentuali rispetto a un anno fa. Ci sono stati anche notevoli miglioramenti trimestre su trimestre nel mix di vendita e il prezzo medio di vendita, nonché nel tasso di utilizzo e nell’esaurimento dell’l’inventario.
Un altro fattore positivo che ha giocato a favore dei tre produttori è che il prezzo della gomma naturale è sceso di oltre il 30% rispetto all’inizio dell’anno, a causa della domanda di pneumatici lenta in Cina e dell’espansione strutturale dell’offerta. Secondo gli analisti finanziari il prezzo è probabile che “si stabilizzerà su questo basso livello per qualche tempo.”

Per quanto riguarda Kumho, gli analisti hanno detto che questo potrebbe essere l’inizio del suo anno “turnaround”, ovvero di svolta. “Tale ottimismo è in gran parte dovuto ad una migliore redditività: l’utile operativo è stato del 4,4% al di sopra del consensus di mercato, cioè le stime degli esperti di mercato” secondo Kim Jin -woo, analista di Korea Investment and Securities.
Hankook potrebbe essere stato l’unico produttore coreano a segnalare una diminuzione delle vendite e dell’utile operativo nel primo trimestre. Ma va ricordato che è anche il più grande e se si considera che il margine di utile operativo del primo trimestre della società era ancora del 15,5%, è improbabile che i dirigenti siano preoccupati.
“Le prestazioni del primo trimestre di Hankook hanno incontrato il consenso di mercato” ha dichiarato Shin Jung – kwan, analista di KB Investment and Securities. “In mezzo a un calo dei prezzi di vendita al dettaglio, seguito da un calo dei prezzi del materiale e la forte valuta coreana, la capacità di produzione mondiale è aumentata del 5,7% anno su anno a 23,25 milioni.”

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