Noi li chiamiamo PFU ma c’è chi li compra – Il fenomeno del mercato dei pneumatici usati

Paese che vai, legge che trovi. Anche per i pneumatici. Dalle differenze legislative tra Europa e altri continenti nasce un business singolare, che consiste nel recuperare pneumatici usati dal vecchio continente e rivenderli in Paesi dove i limiti di legge sono diversi e dove, in particolare, non è obbligatorio montare le stesse gomme (marca, modello e misure) sullo stesso asse dell’auto.

Expotrading di Lido di Camaiore, in provincia di Lucca, ha avviato da pochi mesi proprio questa attività di intermediazione, che consiste nel proporre in tutto il mondo, ma soprattutto in Africa e Sud America, i pneumatici usati, ma ancora riutilizzabili, scartati dal mercato europeo. Il segmento è esclusivamente vettura, va dai 13 ai 18 pollici e l’usura del battistrada da un minimo di 3 mm residui (ndr. Il limite di legge in Italia e 1,6 mm) fino anche ai 7mm. I prezzi sono naturalmente incomparabili con i prodotti nuovi e, in alcuni casi, paragonabili all’acquisto di un pacchetto di sigarette.

Expotrading 4“Abbiamo iniziato questo business da poco tempo – spiega il titolare Francesco Bartalini, ma abbiamo già ottimi contatti con venditori e fornitori che offrono stock importanti. La concorrenza è forte e la situazione generale è difficile, tuttavia contiamo di sviluppare questa nicchia di mercato che si rivolge ai mercati più poveri del nostro, dove i privati hanno la necessità di risparmiare.”

Expotrading acquista grossi quantitativi di gomme da demolitori, gommisti e concessionari auto e, tramite i fornitori, dispone di  magazzini in Romania, Belgio, Olanda e Germania (Hannover). Nei mercati di riferimento l’azienda di Lucca tratta con compratori locali “e le trattative – ci spiega Bartalini – non sono sempre facili, ma richiedono pazienza e tenacia.”

Expotrading vende esclusivamente all’estero, ma Bartalini non ci nega di avere avuto notizia di alcuni grossisti che hanno un canale di vendita di pneumatici usati anche in Italia, che si rivolge a quei privati che per risparmiare preferiscono acquistare coppie di pneumatici usati, ma entro i limiti di norma.

NOTA 

Questo fenomeno in Italia ci è stato segnalato nel commento alla domanda del mese anche da un lettore (Gaetano Vincenzo), che lo descrive come una forma di concorrenza senza controllo che gode oltretutto del beneficio di non pagare il contributo per lo smaltimento del pneumatico a fine vita.

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