La stampa ha preso un granchio: nessun obbligo di montare le gomme estive!

I gommisti festeggiano, ma in realtà è un errore – grave e grossolano – della stampa, che sta diventando un caso nazionale: non è vero, non esiste nessuna multa e nessuno obbligo di togliere le gomme invernali e montare quelle estive. O meglio, l’obbligo e la multa esistono, ma esclusivamente per quegli automobilisti che hanno montato pneumatici invernali con codice di velocità inferiore rispetto a quello della carta di circolazione, quelli cioè che, quando hanno montato gli invernali, hanno trovato nell’abitacolo, in bella vista, un avvertimento messo dal gommista che indica la velocità massima consentita, inferiore naturalmente rispetto a quella consentita con le gomme estive.

La gente se la prende con lo stato, che introduce nuove tasse, ma di tasse non si tratta, in quanto è un provvedimento per la sicurezza stradale e comunque il costo aggiuntivo non è l’acquisto delle gomme, ma il cambio stagionale dal gommista. C’è chi se la prende con le associazioni, che fanno lobby, ma – a parte il fatto che tutelare gli interessi della categoria che rappresentano è proprio il loro compito – bisogna dire che le associazioni hanno diramato un comunicato stampa corretto e circostanziato.

Non c’è dubbio che il comportamento ideale e, per fortuna, sempre più diffuso è utilizzare due treni di gomme per poter avere le migliori prestazioni in ciascuna stagione. Ma non c’è dubbio anche che lo stato abbia legiferato per normare solo le situazioni più critiche della circolazione stradale: la stagione invernale (con le ordinanze) e il caso di coloro che – in genere per spendere meno – hanno montato pneumatici invernali con un codice di velocità inferiore (con la circolare 1049 del 17 gennaio 2014). Per questi ultimi, il Ministero dei trasporti ha infatti ammesso la deroga, ma con tutte tutele del caso: il gommista deve avvertire chiaramente l’automobilista della velocità inferiore ammessa e, una volta terminato l’inverno, stagione in cui è “accettabile” guidare più piano, l’automobilista ha un mese di tempo per rimontare le gomme estive e tornare a viaggiare alla velocità massima prevista dal libretto.

Dunque chi ha toppato, questa volta, è proprio la stampa, che su carta, online e in video, sta diffondendo una campagna di disinformazione che non fa bene a nessuno, salvo forse ai gommisti, anche se vendere qualche gomma in più potrebbe non ripagare il malessere che questo errore di stampa sta provocando nei confronti della categoria.

E dire, cari colleghi giornalisti, che sarebbe bastato semplicemente leggere il comunicato stampa!

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