Multa di 370 milioni per Schaeffler

L’azionista di maggioranza di Continental AG, Schaeffler AG, è una delle cinque società a cui sono state imposte pesanti ammende per aver costituito un cartello nel mercato dei cuscinetti per automotive. La Commissione europea ha inflitto alle aziende un totale di oltre 953 milioni di euro di multa, con la fetta maggiore inflitta proprio a Schaeffler. Il costruttore tedesco deve pagare 370 milioni di euro di multa, quasi il 40 per cento della sanzione totale.
Secondo la Commissione Europea, Schaeffler e altre cinque società – le imprese giapponesi JTKET, NSK, NFC e NTN, e la svedese SKF – hanno colluso per coordinare segretamente la loro strategia di prezzo, a partire dall’ aprile 2004 per più di sette anni, fino al luglio 2011. Questa collusione copriva l’intero Spazio economico europeo (SEE). La giapponese JTEKT non è stata multata grazie all’immunità ricevuta per aver rivelare l’esistenza del cartello alla Commissione. NSK, NFC, SKF e Schaeffler hanno ricevuto una riduzione delle loro ammende in riconoscimento della loro collaborazione nelle indagini. Le ammende sono state poi ulteriormente ridotti del dieci per cento, poiché tutte le società hanno convenuto di risolvere il caso con la Commissione.
“La decisione di oggi è un’ulteriore pietra miliare nel continuo impegno della Commissione per individuare ed eliminare i cartelli nei mercati delle parti di automobili, dopo le sanzioni che abbiamo imposto ai produttori di cavi elettrici e di schiuma utilizzata nei sedili delle auto”, ha dichiarato il vicepresidente della Commissione europea responsabile della politica di concorrenza, Joaquín Almunia. “E’ incredibile vedere che un altro componente delle auto sia stato sotto cartello. Spero che le ammende inflitte potranno dissuadere le imprese dall’intraprendere tale comportamento illegale e contribuire a ripristinare la concorrenza in questo settore. Se lasciati incontrastati, i cartelli per le parti di automobili potrebbero compromettere la competitività del settore automobilistico e aumentare artificialmente il prezzo pagato dai consumatori europei che acquistano automobili”.
Le ammende sono stati fissate sulla base delle linee guida 2006 della Commissione in materia di ammende, e nel fissare il loro livello, la Commissione ha tenuto conto delle vendite dei prodotti in questione delle società, della gravità dell’infrazione, della sua portata geografica e della sua durata.
Nel dicembre 2013, Schaeffler aveva dichiarato che stava completamente cooperando con le autorità per quanto riguarda l’inchiesta e che si aspettava di ricevere una multa. “Sulla base delle migliori stime di Schaeffler, l’azienda ha deciso di creare una riserva di circa 380 milioni di Euro nel quarto trimestre del 2013″aveva scritto la società in un comunicato stampa il 20 dicembre. Schaeffler non ha ancora rilasciato un commento.

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