Ecopneus e il Ministero dell’Ambiente sulla stessa lunghezza d’onda

Giovanni Corbetta, Direttore Generale Ecopneus, ha commentato molto positivamente la risposta del Ministero dell’Ambiente all’interrogazione parlamentare presentata dall’On. Ermete Realacci, Presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori pubblici alla Camera, sulle modalità di applicazione del contributo ambientale associato all’acquisto di pneumatici tramite i canali web.

“La questione dell’applicazione del contributo ambientale sui pneumatici che giungono nel nostro Paese tramite vendite on-line effettuate da soggetti commerciali con sede all’estero è di grande importanza perché occorre evitare qualsiasi forma di evasione del contributo ambientale connessa con l’immissione di pneumatici nel mercato nazionale e le conseguenti forme di concorrenza sleale da parte di imprese straniere a danno di imprese italiane o estere ma con presenza commerciale in Italia” spiega Corbetta.

“Ecopneus da sempre sta insistendo in ogni occasione per assicurare che tutti i flussi in entrata vengano registrati e finanzino, tramite contributo, la gestione del fuori uso. Siamo convinti che queste iniziative vadano nella giusta direzione. Il merito di aver sollevato il problema va senz’altro all’On. Realacci e la soluzione prospettata dimostra che lo Stato Italiano è all’avanguardia nell’affrontare le sfide che la rivoluzione digitale sta portando nell’economia reale e nella vita quotidiana di imprese e cittadini.”

Con una quota di mercato già superiore al 3%, l’acquisto on-line di pneumatici è un fenomeno previsto in crescita nei prossimi anni. La sua regolamentazione impatta positivamente sull’intero settore del recupero dei Pneumatici Fuori Uso, un sistema basato sulla responsabilità del produttore del bene che ha contribuito in modo sostanziale alla riduzione degli abbandoni di PFU in Italia. Con la definizione delle modalità di applicazione del contributo ambientale anche per i pneumatici acquistati on-line, si potrà contare su ulteriori strumenti normativi per assicurare l’avvio a recupero di ogni singolo Pneumatico Fuori Uso generato in Italia, con le corrette quote di responsabilità, a tutela dell’ambiente, della collettività e dell’economia nazionale nel suo complesso.

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