Pirelli avvia le trattative per cedere al Gruppo Bekaert lo stabilimento di cordicella di Figline Valdarno

Al Ministero dello Sviluppo Economico è ripreso il confronto con il Gruppo Pirelli, che ha da tempo manifestato l’intendimento di vendere tutte le attività “steel cord”, compreso quindi lo stabilimento di Figline Valdarno. Nel corso dell’incontro svoltosi ieri, i responsabili di Pirelli hanno comunicato di aver avviato un negoziato esclusivo con la multinazionale belga Beckaert, leader mondiale del settore. Il Ministero, richiamando le responsabilità sociali di una multinazionale italiana quale è Pirelli, ha chiesto garanzie sulle prospettive produttive e occupazionali dello stabilimento italiano. In questo quadro, il Ministero ritiene infatti fondamentale avviare il più rapidamente possibile un confronto, anche a livello istituzionale, con il Gruppo Beckaert (o con chiunque Pirelli intenda individuare) per acquisire le scelte e gli indirizzi strategici.

Le organizzazioni sindacali hanno espresso forti perplessità in merito alla trattativa con il competitor belga e hanno proposto all’azienda di proseguire il confronto a condizione che, almeno per i prossimi 5 anni, vengano fornite alcune garanzie irrinunciabili. Pirelli dovrà dunque fornire garanzie commerciali all’acquirente, assicurando ad esso l’acquisto di volumi produttivi importanti, mentre l’acquirente – qualunque esso sia – dovrà innanzitutto presentarsi al tavolo della trattativa, presentare un piano industriale che valorizzi Figline e garantire il mantenimento dei livelli occupazionali dello stabilimento. Le parti si sono aggiornate a martedì prossimo, 21 gennaio, alle ore 10,30, prendendo così una settimana di tempo utile per fare il punto e per consentire il palesamento di altri eventuali interessati. I lavoratori, che ieri sono partiti con 5 pullman dallo stabilimento per presidiare, anche sotto la pioggia, la sede del Ministero, hanno indetto per quella giornata altre 8 ore di sciopero davanti ai cancelli.

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