Sicurezza in autostrada: incidenti mortali in forte calo (-19,5%) nei primi nove mesi del 2013

Nei primi nove mesi del 2013 sulle autostrade che fanno parte dell’Aiscat (Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori) il numero di incidenti mortali è diminuito del 19,5% rispetto allo stesso periodo del 2012. Anche il numero degli incidenti totali è calato, seppur con una percentuale inferiore (2,4%) rispetto a quella fatta registrare dagli incidenti mortali. Questi dati derivano da un’elaborazione del Centro Studi Continental.

Di particolare rilevanza anche il dato sulle vittime di incidenti in autostrada, che da gennaio a settembre sono calate del 5,8% rispetto allo stesso periodo del 2012. In questo caso la diminuzione è totalmente imputabile alla minore mortalità degli incidenti in cui sono coinvolti veicoli pesanti (in cui i morti sono scesi da 50 a 39, con un calo del 22%), mentre gli incidenti in cui sono coinvolti solo veicoli leggeri hanno fatto registrare lo stesso numero di decessi (140) nei primi nove mesi del 2012 e del 2013.

Questi miglioramenti sono dovuti anche al calo del traffico registrato sulle autostrade che fanno parte dell’Aiscat, calo che è stato del 2,1% nei primi nove mesi del 2013. Come si vede, però, non basta il calo del traffico a giustificare la diminuzione degli incidenti mortali in autostrada. In ogni caso, dal momento che si avvicinano le festività natalizie, quando il traffico sulle autostrade aumenterà sensibilmente, il Centro Studi Continental ritiene opportuno ricordare agli utenti della strada che è di fondamentale importanza rispettare le norme che regolano la circolazione e controllare le condizioni del veicolo prima di mettersi in viaggio. In particolare, vista la stagione fredda, sono da monitorare il livello del liquido antigelo, la carica della batteria, il livello dell’olio e il corretto funzionamento dei tergicristalli e dei fanali. Molto importante -e sancito con ordinanze apposite in un numero sempre maggiore di comuni e province- il montaggio dei pneumatici invernali, in alternanza all’equipaggiamento aggiuntivo di altri mezzi omologati idonei alla guida su neve. I pneumatici invernali hanno particolari caratteristiche costruttive la cui utilità -giova sempre ricordarlo- non si limita all’utilizzo su neve e ghiaccio, ma anche nelle tipiche condizioni di fondo stradale asciutto e, a maggior ragione, bagnato alle basse temperature, quando la mescola delle coperture estive non riesce a garantire quell’aderenza ed elasticità necessaria per assicurare un contatto sicuro al suolo. In ogni caso, comunque, è sempre d’obbligo un controllo dei pneumatici, verificando in particolare che la pressione di gonfiaggio sia corretta e che e la profondità degli incavi del battistrada non sia inferiore a 3,0 mm, profondità ultima che garantisce il corretto drenaggio dell’acqua, anche se il codice della strada definisce in 1,6 mm il livello minimo a cui devono essere obbligatoriamente sostituiti.

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