La Corte del Delaware rigetta il ricorso di Cooper

Il 16 dicembre la Suprema Corte del Delaware ha respinto il ricorso presentato il 12 novembre da Cooper Tire & Rubber. In una nota firmata dal giudice Randy J. Holland, si legge che “sulla base dei documenti presentati dalle parti (Cooper Tire & Rubber Company vs Apollo Mauritius Holdings Pvt Ltd, Apollo Tyres BV and Apollo Acquisition Corp.), la Corte ha concluso che questo ricorso interlocutorio è stato accettato impropriamente”. In altre parole, la Corte afferma che il ricorso di Cooper non avrebbe dovuto essere accolto fin dall’inizio. Ciò significa che il giudizio sulla fusione tra Apollo e Cooper ritorna nella mani della Court of Chancery dello Stato del Delaware, che già l’8 novembre si era espressa con un giudizio preliminare, secondo cui Apollo avrebbe dimostrato il proprio impegno nei negoziati, mentre Cooper non avrebbe soddisfatto tutte le condizioni poste dal contratto di acquisizione da 2,5 milioni di dollari, né avrebbe rispettato gli obblighi per chiudere l’affare secondo i termini previsti.

I tempi stringono e, se la Corte non esprimerà pareri diversi entro il 31 dicembre, Apollo sarà libera di concludere l’accordo. Cooper però non sembra rassegnarsi alla sconfitta e ha definito il rifiuto del ricorso come una decisione “procedurale”, confermando che tornerà a rivolgersi alla Delaware Chancery Court sollevando diverse obiezioni. Il produttore americano continua insomma a ritenere che Apollo abbia di fatto violato l’accordo di fusione tra le due aziende.

Il punto di vista di Apollo è naturalmente un altro e, in un comunicato ufficiale, dichiara di “avere accolto con piacere la decisione della Suprema Corte del Delaware, che fa di più che rigettare il ricorso di Cooper: la Corte ha deciso che il ricorso non doveva nemmeno essere accettato.” Il produttore indiano aggiunge che “la strategia oppositiva di Cooper fino ad oggi non ha fatto altro che generare costi inutili per gli azionisti e per Apollo e aggravare gli ostacoli per questa fusione.” “Apollo – conclude la nota – continua a credere nei meriti della combinazione con Cooper e, nonostante l’obiettivo dichiarato di Cooper di perseguire le sue erronee rivendicazioni legali, si impegna a trovare, se possibile, una via ragionevole per andare avanti.”

A seguito della decisione della Corte, le azioni di Cooper Tire & Rubber sono scese dell’8,3% da 22,63 dollari a 20,75. A chiusura delle contrattazioni, il 16 dicembre, il prezzo delle azioni era salito a 21,62 dollari.

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