Tereos si affianca a Michelin nel progetto BioButterfly

Michelin e Tereos, il quarto produttore di zucchero mondiale, hanno firmato un accordo di collaborazione inteso a sfruttare le reciproche competenze con l’obiettivo di sviluppare e migliorare la trasformazione di biomasse necessarie per la realizzazione del progetto BioButterfly. Nello specifico, i due colossi creeranno una collaborazione strutturata per assicurare la trasformazione del materiale agricolo e la successiva fornitura di lungo periodo su scala industriale.

Michelin sta esplorando nuove strade per la produzione di pneumatici con prodotti derivati da fonti sostenibili e negli anni ha sviluppato approfondite competenze nella chimica, nell’ingegneria e soprattutto nella trasformazione di monomeri e molecole usate nella produzione di pneumatici. Con questo obiettivo è stato firmato un altro accordo con la Axens e la Ifpen inteso a creare un canale di produzione biologica del butadiene.

Tereos è una riconosciuta azienda francese che si occupa della fornitura e trasformazione di materiali di origine agricola, nel paese di origine e nel mondo. Essendo il leader europeo nella produzione di alcool, Tereos ha sviluppato approfondite competenze nelle tecnologie riguardo la produzione e trasformazione industriale di barbabietole, cereali e canna da zucchero. Inoltre, il gruppo è coinvolto in progetti che riguardano lo sviluppo di derivati tecnologici di questi prodotti agricoli.

Jean-Christophe Guerin, responsabile della divisione materiali Michelin, sostiene che “per consolidare lo sviluppo delle strategie di innovazione, Michelin sta stringendo accordi con i più grandi gruppi specializzati nella fornitura agricola con l’obiettivo di utilizzare le biomasse per la produzione di pneumatici” mentre Alexis Duval, responsabile di supervisione Tereos, annuncia che “Tereos è onorata di lavorare a stretto contatto con Michelin per lo sviluppo di nuovi processi focalizzati sull’innovazione e sulla sostenibilità” aggiungendo che “la partnership porterà due grandi aziende francesi, saldamente ancorate al locale, ad un ulteriore sviluppo internazionale”. (LB)

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