Cooper fa ricorso al giudizio preliminare della Corte sulla fusione con Apollo

Cooper Tire & Rubber Company fa ricorso alla decisione espressa dal tribunale del Delaware la settimana scorsa. Il ricorso è stato depositato da Cooper alla suprema corte del Delaware il 12 novembre, con la richiesta di evasione entro il 31 dicembre 2013, la data in cui entra in vigore l’accordo di fusione tra l’americana Cooper e l’indiana Apollo Tyres. Fino a tale data, Cooper conferma che, secondo il giudizio parziale della Corte dell’8 novembre, le parti continueranno ad ottemperare ai propri obblighi ai sensi del contratto di fusione.

L’8 novembre il giudice Sam Glasscock aveva formulato un giudizio preliminare, secondo cui Apollo avrebbe dimostrato il proprio impegno nei negoziati, mentre Cooper non avrebbe soddisfatto tutte le condizioni poste dal contratto di acquisizione da 2,5 milioni di dollari, né avrebbe rispettato gli obblighi per chiudere l’affare secondo i termini previsti. Gli accordi prevedevano infatti che Apollo riuscisse a firmare un nuovo contratto con il sindacato United Steelworkers (USW) e che Cooper consegnasse tutte le informazioni finanziarie aggiornate ad Apollo entro il 14 novembre. La reazione al giudizio preliminare del Tribunale chiamato in causa sono state ovviamente di soddisfazione da parte di Apollo Tyres, ma di delusione da parte di Cooper Tire, come dimostra chiaramente il ricorso presentato il 12 novembre.

“Cooper crede che, con tutto il rispetto per il vice cancelliere della Corte, la sentenza parziale dell’8 novembre fraintenda il contratto tra Cooper e Apollo”,  si legge in un comunicato ufficiale. “Chiediamo pertanto che la sentenza della Suprema Corte del Delaware venga rovesciata.”

In attesa di una risposta alla propria contestazione, Cooper ribadisce la richiesta ad Apollo di sforzarsi al massimo per raggiungere un accordo con i sindacati. Cooper, dal canto suo, continuerà a lavorare per concludere la transazione che entrambe le parti hanno concordato il 12 giugno 2013.

“Cooper ha stipulato l’accordo con Apollo da una posizione di forza”, continua il comunicato. “La nostra azienda ha generato ricavi e profitti record nel 2012 e ha continuato a performare bene anche nel primo semestre dell’anno, rispetto all’esercizio precedente. La nostra joint venture in Cina ha avuto un buon rendimento, senza problemi o disordini. Non eravamo noi in cerca di un’azienda che ci acquisisse, ma i nostri risultati e la nostra strategia di crescita hanno attratto Apollo.”

“C’è un punto su cui tutte le parti concordano: l’accordo di fusione ha provocato problemi con Cooper Chengshan Tire, la nostra società in joint venture in Cina. Senza questo contratto, Cooper Chengshan Tire avrebbe continuato a lavorare a pieno regime, performando bene e portando un contributo importante ai risultati finanziari di Cooper. Cooper è un brand altamente considerato, con prodotti premiati, con un servizio e una qualità di ottima reputazione e con un’ampia visibilità nel più vasto mercato dei pneumatici, il Nord America, ma anche nel mercato cinese in rapido sviluppo. Tutto ciò rende il nostro futuro un’opportunità.”

“Per concludere, Cooper ritiene di aver ottemperato alle condizioni previste per la chiusura del contratto e crede che il modo migliore di procedere sia che Apollo trovi una soluzione alla negoziazione attualmente in corso con i sindacati.”

 

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