Vettel vince a Suzuka con una strategia a due pit stop

Il pilota della Red Bull, Sebastian Vettel, ha conquistato la sua quarta vittoria in Giappone, la nona per lui quest’anno. Il tedesco ha usato una strategia a due soste che gli ha consentito di avere la meglio sia sul suo compagno di squadra Mark Webber, che si è fermato tre volte, sia sulla Lotus di Romain Grosjean, che ha effettuato due soste.

Tutti i piloti hanno iniziato la gara sui P Zero White medium, ad eccezione di Daniel Ricciardo, Toro Rosso, e di Charles Pic, Caterham. Grosjean ha preso il comando della gara dopo un’ottima partenza, dando il via ad un’ intensa battaglia tattica con le Red Bull, durata fino alla fine. Webber è stato il primo dei tre piloti di testa a fermarsi all’11° giro, per montare gomme dure, nella speranza di usare la strategia per superare Grosjean. Il pilota della Lotus si è fermato al giro successivo per montare gomme dure, lasciando la testa della gara a Vettel. Il tedesco della Red Bull ha effettuato la prima sosta al 14° giro, per montare gomme dure, ed è rientrato in terza posizione dietro Grosjean e Webber. L’ultimo pilota a fermarsi ai box per la prima sosta è stato Ricciardo, che ha montato un nuovo set di dure al 21° giro, dopo essere risalito al quarto posto nelle fasi iniziali della gara. Webber ha effettuato la seconda sosta al 25° giro, per montare ancora gomme dure. Questa mossa gli ha consentito di portarsi avanti a Grosjean, che si è fermato invece al 29° giro per montare gomme dure. Vettel è rientrato ai box per la sua seconda e ultima sosta al 37° giro, scegliendo la mescola dura, a 16 giri dalla fine. Tattica vincente che gli ha consentito di mantenere la testa della gara, poichè Webber si è fermato una volta in più e Grosjean ha corso un ultimo stint di 24 giri. A 11 giri dalla fine, Webber ha optato per le gomme medie per il suo terzo pit stop ed è partito all’inseguimento di Vettel e Grosjean, riuscendo ad agguantare il secondo posto a pochi giri dalla fine. I primi tre hanno concluso la gara racchiusi nell’arco di 10 secondi, nonostante l’adozione di tattiche molto diverse tra loro.

Il Direttore Motorsport Pirelli, Paul Hembery, ha dichiarato: “Abbiamo assistito ad una gara molto ravvicinata, con poca differenza nei tempi sul giro tra le due mescole nominate. Come risultato abbiamo visto diversi approcci alla strategia: i piloti hanno usato sia la gomma media sia la hard  per il secondo e terzo stint. Molti piloti si sono fermati due volte, come ci aspettavamo: a Suzuka l’usura è abbastanza bassa a causa della natura scorrevole del circuito – il che significa che le richieste di trazione sono basse – ma gli elevati carichi laterali di energia fanno sì che il fattore limitante sia il degrado. Questo naturalmente è aumentato nel caso di gara molto ravvicinata, con le monoposto attaccate le une alle altre, dove l’efficienza aerodinamica è compromessa e le vetture scivolano di più. Vettel ha usato una strategia a due soste per fare la differenza, anche se Webber e Grosjean sono stati molto vicini.

Ancora una volta abbiamo ricevuto una grande accoglienza in Giappone: uno dei circuiti più difficili al mondo per i piloti, per le monoposto e per gli pneumatici, ma con un’atmosfera assolutamente incredibile grazie ai tifosi che sono fantastici”.

 

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