Bridgestone Bari, firmato al Mise l’accordo che archivia la chiusura

Dopo sette mesi dall’annunciata dichiarazione della definitiva cessazione delle attività, è stato firmato oggi al Ministero dello Sviluppo Economico dal Ministro Flavio Zanonato, dai responsabili italiani di Bridgestone (alla presenza del management europeo), dalle organizzazioni sindacali e dalle istituzioni territoriali, l’accordo che consente di mantenere la produzione di pneumatici presso lo stabilimento di Bari.

La multinazionale giapponese, leader mondiale nel settore, aveva accettato la sfida proposta dalle istituzioni e dai sindacati a definire nuove condizioni che consentissero il mantenimento in Italia della produzione. Dopo serrati confronti, coordinati dal Sottosegretario al Mise Claudio De Vincenti, svolti sia a livello territoriale sia a livello nazionale, e con il costante coinvolgimento di tutte le rappresentanze dei lavoratori, si è giunti a questo accordo.

Nel testo si prevede la riorganizzazione dello stabilimento e della produzione -a regime- di 3,5 milioni di pneumatici, che sarà possibile anche attraverso il trasferimento di produzioni attualmente allocate in alcuni stabilimenti asiatici. Il piano prevede la focalizzazione della produzione esclusivamente verso il segmento degli pneumatici general use, incrementando la competitività dello stabilimento e riducendo, nel contempo, il costo di conversione nel suo complesso. Lo stabilimento di Bari è di proprietà di Bridgestone Italia S.p.A., controllata da Bridgestone Europe al 100%.
In una nota Bridgestone puntualizza tuttavia che l’accordo raggiunto “delinea la possibilità di mantenere nella stabilimento di Bari importanti attività industriali, a condizione che – grazie all’impegno di tutte le parti coinvolte – si raggiungano i prefissati obiettivi di produttività e costo di conversione.”
Il Ministero aggiunge inoltre che “i sacrifici richiesti ai lavoratori saranno compensati da un piano industriale che rafforzerà nel tempo le produzioni e quindi il posto di lavoro.” Un piano sociale definito dal Ministero “importante” è previsto per sostenere quanti lasceranno l’azienda per consentire la realizzazione degli obiettivi di competitività necessari.

Dopo aver ringraziato quanti hanno consentito l’ importante risultato, il Ministro Zanonato ha sintetizzato così il valore di questa intesa: ”Con questo accordo si sono dimostrate due cose importanti. Da un lato che è possibile fare industria in Italia richiamando anche produzioni dalla lontana Asia, dall’altro che l’impegno intelligente e la collaborazione tra istituzioni, azienda e sindacati sono carte vincenti per raggiungere risultati apparentemente molto difficili”. “Quello di oggi- ha concluso- è un risultato che fa onore al Paese e al Sud ove le condizioni di svantaggio sono ancora troppo elevate, ma anche a Bridgestone che ha voluto seriamente verificare la possibilità di restare a produrre in Italia”.

Franco Annunziato, Amministratore Delegato di Bridgestone Europe, ha dichiarato: ”Prima di tutto, il Gruppo vuole esprimere il proprio apprezzamento verso i dipendenti dello stabilimento di Bari per aver sempre mostrato un atteggiamento costruttivo, elemento che ha inciso in maniera determinante sulla buona riuscita della trattativa.”
“Tutte le parti coinvolte nel piano di conversione hanno agito con grande responsabilità e l’accordo di oggi è il chiaro risultato degli sforzi congiunti profusi durante questi 6 mesi di dialogo”, ha concluso Franco Annunziato.

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