Ancora in flessione le due ruote a motore

Nel mese di giugno le immatricolazioni hanno registrato una flessione del -17,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, percentuale dalla quale sono eliminati i volumi realizzati dagli scooter venduti alle Poste Italiane. Il totale è di 18.807 veicoli. L’anno scorso, sempre senza i volumi delle Poste, il trend era -28%, quest’anno gli scooter con 12.918 unità diminuiscono del -18,7%. Le moto si fermano a 5.889 pezzi, pari al -15,4%.
Giugno pesa circa il 13% sul totale venduto nell’arco dei 12 mesi e nel 2013, al di là delle condizioni meteo sfavorevoli, c’è stato un giorno lavorativo in meno.
I 50cc continuano la discesa con 4.045 vendite e un -42,7%.

“Le due ruote non si sono allontanate dalla quotidianità e dalle aspirazioni degli italiani, tutt’altro. A testimoniare questa situazione è l’usato che, pur se in leggera contrazione, vale ormai il doppio dei volumi del nuovo – dichiara Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) – Il problema, da una parte, risiede nella totale mancanza di credito al consumo, dall’altra nei costi di gestione eccessivi e fuori controllo. Oggi acquistare un mezzo vuol dire farsi carico di una tariffa assicurativa esagerata e ingiustificata. Si registrerà una concreta inversione di tendenza nei numeri e dunque vedremo i sintomi della ripresa scongiurando ulteriori aumenti delle tasse e intervenendo su tutti quei fattori esterni che contribuiscono alla frenata dei consumi”.

Il primo semestre del 2013 arriva a 91.453 immatricolazioni con una flessione del -23,8%, se comparato allo stesso periodo del 2012 e senza i veicoli acquistati dalle Poste; gli scooter, sempre al netto dei mezzi appena citati, sono 57.656 e si attestano a -28,1%, le moto sono 33.797, pari a -14,9%.

Il dettaglio per cilindrata vede come segmento più importante gli scooter 300-500cc con 18.457 veicoli, un calo pari al -22,7 %; seguono i 125cc con 17.424 pezzi e una flessione del -30% (sempre escludendo gli scooter delle Poste). Flessione più contenuta per i 150-200cc, con 14.017 pezzi e un -18,8%. Dimezzati i 250cc con 2.362 veicoli, pari a -51,3%. Forte emorragia anche per i maxi-scooter con 5.392 immatricolazioni e cioè un -42,4%.

Le moto registrano cali più contenuti, dal segmento principale delle moto superiori ai 1000cc con 10.728 pezzi pari al -12,1%, ai modelli tra 800 e 1000cc con 8.286 unità, e un -16,9%. Le medie cilindrate, tra 650 e 750cc, hanno realizzato 7.008 vendite dunque un -20,1%; le 600cc si riducono a 1.415 moto pari al -34,9%. Ancora le 125cc con 2.190 veicoli e un -20,5%, un risultato più pesante rispetto alla media del mercato. Infine in controtendenza si confermano le 300-500cc con 2.963 moto pari al +15,2%.

L’andamento dei segmenti evidenzia una punta negativa per le sportive con 2.872 vendite e -25,8%, perdono anche le supermotard con 2.461 unità e un -22,3% e le naked con 9.506 pezzi pari al -18,9% Più contenuta la flessione delle enduro con 11.054 pezzi e -7,2%, delle custom con 3.815 immatricolazioni e un -9,6%; infine le moto da turismo con 3.373 unità e -13,2%.

Il dato progressivo per i ciclomotori (50cc) ammonta a 16.612 registrazioni pari al -38,6%.
Da gennaio a giugno sono state vendute complessivamente 108.065 due ruote a motore (immatricolazioni + 50cc), pari al -26,9% rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso, sempre senza tener conto della commessa di Poste italiane.

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