Bridgestone, test di pneumatici MotoGp nel nuovo circuito argentino

La scorsa settimana alcuni piloti MotoGp hanno svolto per la prima volta una sessione di test nel circuito argentino di Termas de Rio Hondo. Cal Crutchlow del team Yamaha Tech3, Stefan Bradl della Lcr Honda, Alvaro Bautista del team Gresini ed Hector Barbera hanno raccolto importanti informazioni per i team e per Bridgestone, che saranno utilizzate per mettere a punto al meglio moto e pneumatici in vista dell’esordio, nella prossima stagione, sul circuito argentino.  Le condizioni meteorologiche durante i due giorni di test sono state varie. Giovedì il clima è stato mite e asciutto, al contrario di venerdì, caratterizzato dalla pioggia nella mattinata. Nel pomeriggio poi il sole ha di nuovo asciugato la pista, permettendo ai piloti di proseguire i test e a Bridgestone di raccogliere importanti informazioni sulle prestazioni dei pneumatici.

La preparazione di Bridgestone ai test è passata anche attraverso il contatto con i progettisti del circuito, come spiega Hiroshi Yamada, responsabile Bridgestone Motorsport: “I progettisti del circuito ci hanno fornito una gran mole di dati che abbiamo utilizzato per compiere delle simulazioni di performance presso il nostro centro tecnico a Kodaira, in Giappone. E’ risultato chiaro che questo circuito è molto severo con le gomme a causa dell’alta velocità media e ad un paio di curve che impongono alle gomme dei carichi estremi. Guardando la natura del circuito ci si sarebbe aspettato che noi fornissimo mescole più dure per il test, ma sapevamo anche che la superficie della pista era molto sporca a causa dei recenti lavori e che il tempo in Argentina sarebbe stato abbastanza variabile, così abbiamo deciso di portare una gamma completa di mescole, in modo da poter provare in ogni condizione di pista. Alla fine abbiamo portato in Argentina tutte le nostre opzioni slick all’anteriore e tutti i nostri pneumatici slick simmetrici al posteriore, oltre a una selezione di slick asimmetriche più resistenti al calore. A causa della pista sporca e umida in alcuni momenti i piloti non hanno potuto valutare tutte le scelte di slick, ma abbiamo in ogni caso acquisito dati sufficienti per valutare le prestazioni dei pneumatici su questa pista”.

Il circuito di Rio Hondo si presenta come uno dei più severi per le gomme, come precisa lo stesso Yamada: “Credo che con Phillip Island e Sachsenring sia tra i più difficili: ogni volta che ci sono curve veloci a grande raggio i pneumatici sono messi sotto grande pressione. La curva sei del circuito è ad angolo e questo ha contribuito a portare ad alte temperature il pneumatico durante le prove. Dobbiamo anche considerare che a causa della pista sporca i tempi sul giro sono stati più lenti di circa 4 secondi, a nostro avviso, di quelli che verranno fatti registrare durante il Gran Premio, e quindi le temperature delle gomme potrebbero essere significativamente più alte. L’asfalto si presenta liscio ma è piuttosto abrasivo per le gomme e quindi dovremo sviluppare pneumatici in grado di gestire le alte temperature e l’usura, ma anche di dare il grip necessario. Lo sviluppo di pneumatici per questo circuito sarà una sfida, ma come abbiamo dimostrato con il Circuito delle Americhe, queste sono il genere di sfide che piacciono a noi di Bridgestone”.

© riproduzione riservata
made by nodopiano