Debutta ad Autopromotec il Profiler TPM-II per gommisti

Rema Tip Top presenterà ad Autopromotec, in anteprima mondiale, uno strumento TPMS dedicato ai gommisti. Lo annuncia Daniel Schön, amministratore delegato di Rema Tip Top Italia Srl e Prema Italia Srl, aziende del gruppo tedesco Stahlgruber, che definisce il nuovo Profiler TPM-II uno “strumento innovativo dalle caratteristiche rivoluzionarie”. Il business dei sistemi di misurazione della pressione dei pneumatici comincia solo adesso a suscitare interesse da parte del mercato, ma il gruppo tedesco ha voluto già sviluppare il prodotto giusto per il prossimo futuro e, ad Autopromotec, presenterà appunto una versione evoluta dell´attuale sistema TPM II. Questo nuovo prodotto, sviluppato per facilitare il lavoro di riconoscimento e di riprogrammazione dei sensori di misurazione della pressione dei pneumatici, potrà essere visionato e provato a Bologna, nello stand B55 del Padiglione 19.

Abbiamo chiesto a Daniel Schön come si sta muovendo questo nuovo segmento d’affari.

DS: Il mercato si evolve sempre più in direzione della riprogrammazione di sensori vergini. In altre parole, anziché dover reperire e gestire approssimativamente 122 combinazioni di sensori/valvola OEM attualmente in commercio, sono stati realizzati dei sensori universali che possono essere riprogrammati attraverso un sistema di flashing della memoria del sensore originale. In pratica andiamo a simulare lo stesso protocollo software del TPMS originale sul sensore vergine e in questo modo riduciamo in maniera drastica sia il magazzino del gommista, sia i tempi di attesa del cliente. I sensori universali coprono circa il 60% del parco attuale dei sistemi TPM. Nel 40% dei restanti casi è necessario sostituire il prodotto con uno sensore originale. Questa copertura al momento è assolutamente unica nel mercato.

PN: Cosa rende il nuovo Profiler TPM-II “rivoluzionario”?

DS: La vera rivoluzione è che non operiamo più su piattaforma USB, ma – più semplicemente – utilizziamo il nuovo strumento di diagnosi direttamente sulla vettura, collegandosi a computer con protocollo Bluetooth. Questo prodotto rende l’operazione estremamente facile e veloce. Con gli strumenti tradizionali è necessario smontare il sensore vecchio, trovare il numero identificativo, andare sul PC, collegare la piattaforma USB, riprogrammare il sensore vergine e finalmente tornare sulla vettura. ll nuovo strumento, che presenteremo in anteprima a Bologna, consente invece di fare tutto direttamente sulla vettura: leggere tramite segnale radio, già in accettazione, problematiche, stato delle valvole e dati identificativi dei sensori montati, per poi montare e riprogrammare il sensore vergine. Oggi nessuno ha un sistema di questo genere con la copertura sul ricambio che offriamo noi.

Inoltre questo strumento nasce apposta per il gommista, che non è dotato degli strumenti di diagnosi che le officine utilizzano per il motore. I gommisti, con questo piccolo strumento maneggevole e di facile utilizzo, possono offrire ai propri clienti un servizio professionale affidabile e veloce.

PN: La direttiva europea prevede che dal 2014 tutte le vetture nuove montino i TPMS. I gommisti italiani sono pronti ad offrire il servizio di manutenzione?

DS: Il mercato italiano è legato a quello europeo e riflette una presenza di sistemi TPM che per l’anno scorso è stata ancora molto bassa, attorno all’1%. Il mercato è ancora indietro rispetto alle previsioni e anche quest’anno, se arriveremo a un 3% sarà già molto. Questo significa però che il prossimo anno la musica cambierà d’improvviso e la quota aumenterà drasticamente, perché ci sono delle scadenze precise: le Case auto sono costrette a montare i TPMS sulle nuove linee di modello dalla fine 2012 e sull’omologato dal 2014. Ecco perché è proprio adesso il momento ideale per informarsi e attrezzarsi, in modo da essere preparati quando, il prossimo anno, il mercato esploderà.

PN: Cosa deve fare un gommista per cogliere questa opportunità di fatturato?

DS: I gommisti hanno bisogno degli strumenti di diagnosi e di trovare dei fornitori in grado di gestire a 360° il ricambio: i sensori vergini e la loro programmazione, ma anche quel 40% di sensori originali. Oggi in Italia ci sono forse solo tre aziende in grado di offrire un servizio completo e noi siamo una di queste. L’alternativa per i sensori originali è rivolgersi alle Case costruttrici, che però privilegiano i loro canali distributivi.

Il nostro gruppo è assolutamente all’avanguardia perché oltre a spiegare tutte le procedure di montaggio, ha già messo a disposizione sul sito il numero codificato che consente di identificare rapidamente i ricambi originali. Di fatto, tra sensori vergini riprogrammabili e originali, Prema Italia ha un magazzino in grado di soddisfare il 98% delle richieste del mercato.

PN: Molti gommisti sono spaventati dalla complessità di questa nuova attività. Cosa suggerisce Prema Italia?

DS: Grazie alla praticità del nuovo strumento, nato dalla collaborazione tra più aziende, questo business diventa semplice anche per i gommisti, che sono i professionisti a cui naturalmente il mercato si rivolgerà in prima battuta. Certamente è necessaria una spiegazione di un paio di ore sul sistema di diagnosi, ma è uno strumento pensato per guidare in maniera istintiva l’utilizzatore.

Quello che più conta è però la commercializzazione del servizio, il modo cioè in cui i gommisti riusciranno a presentare e vendere questo servizio ai clienti finali. Dobbiamo tenere a mente che fino a ieri una valvola Snap-In costava circa 0,20 euro, mentre adesso diventa un ricambio originale che può costare 100 euro! Ma anche i più economici sensori vergini all’utente finale costano comunque intorno agli 80 euro l’uno. Ecco perché, oltre alla formazione tecnica, prevediamo sempre anche una formazione di tipo commerciale.

PN: E’ già previsto un calendario di presentazione o formazione sul prodotto?

DS: Organizziamo degli eventi di road show dedicati ai TPMS della durata di un paio di ore. Ogni anno ci sono 4-5 appuntamenti tra nord e sud Italia. I prossimi verranno proposti verso l’ultimo trimestre dell’anno, perché in questo momento siamo in una fase di preparazione e vogliamo puntare sul lancio del nuovo prodotto ad Autopromotec.

Oltre a questi incontri di presentazione aperti a tutti, prevediamo dei corsi di formazione specifici, a cui ci si può iscrivere sul nostro sito. In questo caso sono i nostri esperti a svolgere la formazione direttamente nel negozio del gommista.

PN: Insomma il business dei TPMS è un’opportunità che nessun gommista dovrebbe lasciarsi sfuggire?

DS: E’ così! Anche perché non stiamo parlando di un optional. Le scadenze sono fissate e nel giro di pochi anni tutte le vetture dovranno essere equipaggiate con i sensori della pressione delle gomme. Ciò significa che anche i gommisti, tutti, prima o poi dovranno confrontarsi con questo tema. Tanto vale partire per primi, informarsi e attrezzarsi per non rischiare di perdere il momento in cui il business letteralmente esploderà.

PN: Appuntamento ad Autpromotec con i gommisti italiani dunque..

DS: Autopromotec sarà l’occasione perfetta per visitare il nostro stand, visionare il prodotto e incontrare i colleghi tedeschi che hanno sviluppato il nuovo strumento. A Bologna faremo anche dimostrazioni pratiche, che potranno rassicurare quei gommisti che ancora temono che si tratti di un’operazione complessa.

  

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