Bridgestone, un primo passo avanti: la chiusura non è “irrevocabile”

Schiarita sul fronte Bridgestone dal vertice che registra la fine del boicottaggio e delle agitazioni e che apre il 5 aprile il confronto tra le parti. Il Governo- al termine di due riunioni che si sono svolte ieri al Ministero dello Sviluppo Economico- giudica di grande significato la risposta positiva della multinazionale giapponese alla richiesta di rinunciare alla “irrevocabilità” della decisione di cessare, entro la prima metà del 2014, l’attività presso lo stabilimento di Modugno che occupa 950 addetti.

Altrettanto favorevolmente, l’esecutivo valuta la disponibilità- manifestata dal board europeo del gruppo presente agli incontri- ad avviare un confronto “a 360 gradi” con le organizzazioni sindacali e con le istituzioni sul futuro dell’impianto.

A queste conclusioni si è giunti dopo due incontri. Nel primo, al quale hanno preso parte il Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, il Viceministro al Lavoro Michel Martone, il Sottosegretario al Mise Claudio De Vincenti, il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e il Sindaco di Bari Michele Emiliano, gli esponenti delle istituzioni si sono confrontati con i vertici europei di Bridgestone. Nel secondo, la discussione si è allargata alle organizzazioni sindacali, a tutte le istituzioni locali e ai parlamentari pugliesi.

Al termine di un articolato dibattito, si è convenuto di mettere in calendario un  primo incontro di verifica che è stato convocato, in sede tecnica, per il prossimo 5 aprile, presso il Mise.

Il governo, nell’apprezzare la volontà di Bridgestone di confrontarsi nel merito della vicenda, ha altresì accolto con soddisfazione l’annuncio dato dalla Regione Puglia e dal Comune di Bari di sospendere la campagna di boicottaggio e la decisione dei sindacati di sospendere le forme di agitazione.

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