Pirelli porta nel mondo la tecnologia Cyber Fleet

Il pneumatico da solo non basta più per rispondere alle esigenze delle flotte. Per questo Pirelli ha sviluppato una tecnologia TMS (Tyre Mounted Sensor) in grado di controllare e gestire efficacemente i costi legati alle gomme: il sistema Cyber Fleet. Il sensore, applicato all’interno della copertura, verifica la temperatura e la pressione dei pneumatici dell’autocarro, permettendo di contenere il consumo di carburante, aumentare la durata di vita delle gomme e prevenire guasti, incidenti e furti.

Brasile

Proprio a proposito dei furti, Giorgio Audisio, responsabile dello sviluppo del Cyber Fleet System, ci racconta l’esperienza di Pirelli in Brasile: “Abbiamo realizzato una partnership con il service provider telematico più importante del Paese: Autotrack, una società dell’ex pilota di Formula Uno Nelson Piquet. In Brasile la telematica è molto diffusa per ragioni di antifurto, viste le grandi distanze e l’elevato rischio di furti sia dell’autocarro che del contenuto. Tanto che i mezzi privi di telematica non vengono nemmeno assicurati.”

Pirelli collabora con la società di Piquet, che copre circa l’80% dei servizi telematici per truck, e insieme le due aziende realizzano una sinergia molto efficace, in quanto complementare. “Noi siamo bravi a vendere pneumatici, ma offrire un servizio telematico completo non è così semplice. Piquet ha capito la potenzialità di questa partnership, che non presenta nessun tipo di sovrapposizione, ma piuttosto dà a ciascuna azienda l’ accesso ai clienti dell’altra. L’ex-pilota ha realizzato un progetto molto interessante e dice addirittura di avere guadagnato molto di più con questa attività che correndo in pista rischiando la vita!”.

Europa

In Europa la situazione è diversa, perchè non c’è un operatore telematico così forte e presente su tutto il territorio. Ci sono diversi interlocutori e Audisio dice che molti si sono dimostrati interessati a questa tecnologia sviluppata da Pirelli. Il fatto che la telematica non abbia ancora preso piede, significa infatti che ci sono grandi potenzialità e collaborare con Pirelli può essere un’opportunità per accedere ad un mercato, che altrimenti farebbero fatica a raggiungere.

“In Europa del Nord i flottisti sono molto evoluti e fanno i conti al millesimo di euro”, aggiunge Audisio. “Hanno quindi una forte percezione delle potenzialità di questo nuovo sistema che può contribuire a ridurre i costi di gestione. Entrare in questo mercato, così esigente e impegnativo, ci aprirebbe la strada anche in tutti gli altri Paesi.”

Egitto, Turchia e resto del mondo

Ci sono poi mercati più particolari come la Turchia o l’Egitto e anche qui Pirelli riferisce che la reazione è molto positiva. Angelo Giombelli, che si occupa di gestione delle flotte nella Business Unit Industrial di Pirelli, è appena tornato dall’Egitto. “In questo Paese l’utilizzo della telematica al momento non è permesso dalla legge, per motivi sociali e di sicurezza”, dice Giombelli. “Di sicuro però ho notato una forte volontà di portare avanti il discorso del Cyber Fleet. Considerando che in Egitto siamo il marchio leader, sarebbe una grossa opportunità sia per noi che per i nostri potenziali partner tecnologici.”

In Turchia, Paese in forte sviluppo e crocevia tra Asia ed Europa, Pirelli ha svolto molti test e ha realizzato, due mesi fa, delle installazioni su flotte che stanno ancora viaggiando in tutta Europa. Anche qui Giombelli assicura che l’interesse è molto vivo.

“C’è una grande attenzione a questo progetto, un po’ in tutte le parti del mondo,” dice Giombelli. “Abbiamo ricevuto richieste da Paesi come il Messico, l’Australia, la Cina, e sono tutte interessanti e da valutare. “Certo è che questa soluzione sta raccogliendo ovunque l’interesse da parte degli operatori del settore.”

I risultati dei test, che Pirelli ha fatto su oltre 40 veicoli, verranno presentati a Monaco oggi alla stampa internazionale, ma i responsabili Pirelli ci anticipano che il monitoraggio ha dato risultati più che soddisfacenti, che la soluzione hardware ha funzionato a dovere e che l’elettronica – che verrà proposta in aftermarket – avrebbe tutte le caratteristiche necessarie per essere installata anche in primo equipaggiamento, che – si sa – pretende il rispetto di parametri particolarmente severi.

“Il sistema Cyber Fleet è qualcosa in più, un completamento dell’offerta alle flotte, che si aggiunge all’evoluzione tecnica dei nostri prodotti, che il mercato ha già percepito”, dichiara Giombelli. "Inoltre la proposizione del CyberFleet Pirelli è a completamento della recente introduzione dell’European Labelling, nel senso che questa tecnologia può fungere da enabler per una corretta manutenzione dei pneumatici, in termini di corretta pressione di gonfiaggio degli stessi, garantendone le performance in linea col livello di grading ottenuto."

Audisio conclude accennando alla possibilità che i sensori sviluppati da Pirelli vengano applicati anche a gomme della concorrenza per prove comparative: “Siamo così sicuri dei nostri prodotti che possiamo giocare in trasparenza!”

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