Cisl: la chiusura dello stabilimento Bridgestone di Bari è devastante

"La decisione di Bridgestone di chiusura dello stabilimento di Bari è devastante dal punto di vista sociale, in una regione meridionale già pesantemente colpita dalla crisi industriale e va contrastata con tutti i mezzi a disposizione". Lo dichiara in una nota il Segretario confederale della Cisl, Luigi Sbarra, commentando la decisione di Bridgestone Europe di avviare le procedure per la chiusura dello stabilimento di pneumatici per autovetture di Modugno (Bari), entro la prima metà del 2014.

"E’ necessario ed urgente – continua Sbarra – che il Ministero dello Sviluppo apra un tavolo di confronto con tutte le parti interessate alla vertenza con l’obiettivo di trovare soluzioni in grado di garantire le piena continuità produttiva ed occupazionale del sito industriale. La fabbrica di Bari, con 950 occupati, è uno degli 8 impianti di pneumatici del gruppo giapponese in Europa, che produce anche in Spagna, Francia, Polonia e Ungheria. Lo stabilimento, inoltre, centrale per l’economia del territorio barese, è entrato nel mirino della ristrutturazione del gruppo e delle conseguenti delocalizzazioni in paesi europei con costi minori, perché giudicato come troppo focalizzato su una produzione basata su pneumatici di uso generico e penalizzato dal punto di vista dei costi, a causa di fattori sfavorevoli come la logistica ed i costi energetici. Si sarebbe dovuto e potuto intervenire prima, per abbattere i fattori di svantaggio, se appena fosse stato presente un impianto di politica industriale attento alle aziende multinazionali ed ai territori più esposti, la cui mancanza oggi paghiamo con conseguenze terribili".

"Mentre confermiamo il massimo impegno della CISL a sostegno del confronto sul sito di Modugno e dei lavoratori- conclude Sbarra- il nostro appello va alle forze politiche, affinchè trovino al più presto una soluzione in grado di assicurare piena governabilità.I problemi che scaturiscono dalla crisi di settori industriali non aspettano i tempi politici di confronti tattici e rinvii, al contrario, nell’incertezza, esplodono con più rapidità e violenza".

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