Come andrà il 2013? I nostri lettori sono pessimisti e fanno il “mea culpa”

Il sondaggio lanciato all’inizio di gennaio chiedeva il sentore dei nostri lettori sull’andamento del 2013. La risposta è stata negativa, ma non troppo. Dei 2.377 votanti il 55,9% ha dichiarato che si aspetta un anno difficile, il 39,3% prevede invece un miglioramento della situazione e il 4,9% pensa che il 2013 replicherà l’anno precedente. Tanto per capire, i colleghi tedeschi, che stanno rispondendo ad un analogo sondaggio nella testata reifenpresse.de del nostro gruppo editoriale, vedono nero al 67%, con un misero 20% di ottimisti.

Ma al di là delle statistiche, che – lo ricordiamo – sono assolutamente relative, spunti interessanti arrivano come sempre dai commenti dei nostri lettori, che questo mese lanciano un grido d’allarme sulla categoria: “Il vero problema dei gommisti sono i gommisti (Franco)”, “La guerra del prezzo tra colleghi è la demolizione del nostro reddito (Paolo F.), “E’ una guerra fra colleghi, ci stiamo distruggendo da soli (Ettore)”, “I gommisti si fan la guerra fra di loro a giocare al ribasso sul prezzo della gomma e delle prestazioni. Ci vorrebbe più solidarietà e collaborazione fra di noi (Alma Maria)”.

E’ ormai un dato di fatto che la rincorsa della vendita al prezzo più basso ha causato una drastica riduzione della marginalità, che deve anche fare i conti con una diminuzione della domanda e l’aumento dei costi di gestione. I nostri lettori sono preoccupati per la crescente tendenza del mercato verso i marchi di seconda e terza fascia e per la minaccia dei canali alternativi come il web e la grande distribuzione (supermercati).

La soluzione che propongono i lettori è una maggiore coesione della categoria, che possa dare forza a una professione che deve fare valere le sue ragioni e chiedere maggiore rispetto da parte del mercato e delle Case, a cui si chiede l’applicazione di politiche protettive. La strada inizia però dall’impegno della categoria, che deve tener duro senza cedere a compromessi (Ettore), lavorare seriamente e in trasparenza con il cliente (Jurig) ed essere più unita e coerente.

Concludiamo con una nota d’incoraggiamento: “Il 2013 non sarà rose e fiori, però è una nuova sfida. Non bisogna aver paura perché un rimescolamento delle carte ogni tanto ci vuole (Alex)”.

  Leggi i risultati e i commenti del Opens external link in new windowsondaggio di gennaio

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