Ecopneus incentiva le industrie per realizzare impianti di recupero PFU

Il sistema di gestione dei PFU è andato a regime ed Ecopneus, ha deciso di fare un passo in più e di offrire un contratto pluriennale alle industrie, italiane e non, che presenteranno i migliori progetti di realizzazione di impianti di recupero dei PFU in Italia. L’obiettivo finale e, al tempo stesso, criterio di valutazione dei progetti – che dovranno pervenire entro la fine di gennaio –  è il miglioramento della copertura territoriale, dell’innovazione tecnologica e della riduzione dei costi, per ottenere, così come prescritto dal Ministero, la “condizione economicamente più vantaggiosa”. In particolare alcuni progetti prevedono una specifica collocazione geografica (Sicilia-Calabria, Emilia, Liguria, Toscana), altri particolari e innovative competenze tecnologiche.

Forte dell’esperienza di oltre un anno di attività, il consorzio diretto da Giovanni Corbetta, ha infatti individuato le aree di miglioramento, identificandole nei cinque progetti che descriviamo di seguito:

Riferimento 1

Impianto specializzato per il recupero di materiale in Sicilia, con produzione di granuli e/o polverino, asservito alle necessità dell’isola ed eventualmente della Calabria.

Punti di attenzione:

–  convincente piano di accesso ai mercati di sbocco per la vendita dei granuli e/o polverino

–  meglio, se la proposta prevede anche un diretto impiego di tutte o parte delle mps prodotte

–  capacità di lavorazione orientativa di max. 10.000 ton di PFU in entrata;

–  ubicazione in Sicilia orientale, baricentrica rispetto alla area di alimentazione;

–  facilità di collegamenti stradali del sito per i trasporti (caselli autostradali)

Riferimento 2

Impianto specializzato per il recupero di materiale nell’area Emilia orientale-Liguria orientale-Toscana settentrionale, con produzione di granuli e/o polverino.

Punti di attenzione:

–  convincente piano di accesso ai mercati di sbocco per la vendita dei granuli e/o polverino

–  meglio, se la proposta prevede anche un diretto impiego di tutte o parte delle mps prodotte

–  capacità di lavorazione orientativa di max. 10.000 ton di PFU in entrata;

–  ubicazione lungo la Parma-La Spezia, baricentrica rispetto alla area di alimentazione;

–  facilità di collegamenti stradali del sito per i trasporti (caselli autostradali)

Riferimento 3

Impianto di pirolisi o trattamento similare, finalizzato all’ottenimento di combustibili e/o energia, operando su PFU o derivati classificati come rifiuto. (NOTA: se la pirolisi utilizzasse mps ricavate da PFU, il rifornimento opererebbe nel normale mercato dei prodotti e l’iniziativa, ancorchè interessante, sarebbe esterna al perimetro governato da Ecopneus).

Punti di attenzione:

–  qualsiasi zona del Paese, con preferenza al sud e nelle due isole maggiori

–  capacità di lavorazione orientativa di max. 10.000 ton di PFU in entrata;

–  facilità di collegamenti stradali del sito per i trasporti in entrata ed uscita (caselli autostradali)

Ecopneus auspica il funzionamento regolare di un impianto di tale tipo per verificare in campo i benefici di tale tecnologia ed eventualmente facilitarne la successiva diffusione.

Riferimento 4

Impianto a getto d’acqua ad alta pressione, orientato al trattamento di PFU di attuale criticità lavorativa (grandi dimensioni – presenza di robusti rinforzi metallici)

Punti di attenzione:

–  qualsiasi zona del Paese, con preferenza al centro nord (indicativamente nel triangolo BO – FE – PC) e/o al centro sud (indicativamente nel triangolo AV – FG – PZ)

–  impianto finalizzato al trattamento di PFU di grandi dimensioni e di difficile lavorazione con gli attuali impianti disponibili

–  capacità di lavorazione max. di 8.000 ton di PFU in entrata;

–  facilità di collegamenti stradali del sito per i trasporti in entrata ed uscita (caselli autostradali)

Ecopneus auspica il funzionamento regolare di un impianto di tale tipo per verificare in campo i benefici di tale tecnologia ed eventualmente facilitarne la successiva diffusione.

Riferimento 5

Impianto di trattamento di PFU con recupero di materiali, che, grazie ad un significativo breakthrough tecnologico od organizzativo, permetta una significativa riduzione dei costi totali per Ecopneus (gate fee + costi di conferimento)

Punti di attenzione:

–  qualsiasi zona del Paese

–  rispetto del principio di prossimità

–  convincente piano di accesso ai mercati di sbocco per la vendita dei granuli e/o polverino

–  meglio, se la proposta prevede anche un diretto impiego di tutte o parte delle mps prodotte

Le proposte dovranno dunque pervenire ad Ecopneus (operazioni@ecopneus.it) entro il 31 gennaio 2013 e l’assegnazione dei contratti è prevista a partire da marzo ed entro giugno 2013, con validità dal 1 gennaio 2015 e durata orientativamente triennale.

I documenti informativi sono disponibili anche in inglese.

Per chiarimenti, contattare il Signor David Denti, con mail, all’indirizzo: d.denti@ecopneus.it

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