Il mercato dell’auto: male in Europa, peggio in Italia

“In assenza di interventi capaci di ridurre la pressione fiscale sulle famiglie e di conseguenza stimolare i consumi, l’Italia non può che appesantire i risultati europei, e la stessa Europa mantiene un trend negativo, in attesa che gli annunciati provvedimenti a sostegno dell’innovazione e dell’industria trovino realmente esecuzione”. Così ha commentato Romano Valente, Direttore Generale dell’UNRAE, i risultati diffusi oggi dall’ACEA sul mercato europeo.

In ottobre, infatti, l’Europa dei 27 più l’Efta ha segnato un calo del 4,6% e 998.899 immatricolazioni, che portano i primi 10 mesi dell’anno a flettere del 6,9%, con 10.722.859 auto vendute. Senza il contributo negativo dell’Italia, l’auto in Europa si troverebbe a fine ottobre ad un più fisiologico -5,0%, considerato, comunque, il peso della Spagna e della Francia anche loro in recessione.

La previsione 2012 per il mercato europeo dei 27 (esclusa l’Efta), secondo gli analisti della Global Insight, è di una flessione delle vendite di oltre il 7% a 12.170.000 unità, in ulteriore contrazione il prossimo anno (-2,5%) a circa 11.860.000 vetture vendute. Queste flessioni, a parere dell’UNRAE, saranno solo parzialmente compensate dal contenuto miglioramento delle performance dell’area Efta (+4.5% YTD 2012).

Germania – l’effetto calendario e il lancio di nuovi modelli sostengono il mercato di ottobre

Grazie anche alle due giornate lavorative in più rispetto allo scorso anno e al lancio di nuovi modelli, il mercato tedesco registra in ottobre una leggera crescita (+0,5%) e 259.529 auto immatricolate (dopo il calo a doppia cifra di settembre), portando così il cumulato gennaio-ottobre a 2.618.327 unità, in flessione dell’1,6%. Sul fronte delle alimentazioni, prosegue la crescita del diesel, che nel cumulato a fine ottobre evidenzia un incremento dell’1,5%, al 48% di quota di mercato. Dalla VDIK, l’Associazione degli importatori, inoltre, si esprime apprezzamento per i benefici fiscali previsti per lo sviluppo dei veicoli elettrici ed approvati dal Parlamento federale per il 2013. Lo scenario rimane comunque grigio, in quanto la fiducia dei consumatori è appesantita dalle incertezze legate alla crisi del debito in Europa. Gli ultimi due mesi dell’anno tenderanno a confermare la flessione evidenziata nei primi 10 mesi e la Global Insight stima per l’intero anno un totale di 3.100.000 immatricolazioni, in calo di oltre il 2%.

Gran Bretagna – il mercato continua a crescere e la previsione a fine anno sale a 2.000.000

Contrariamente alla debolezza che caratterizza la domanda europea di autovetture, le vendite nel Regno Unito segnano in ottobre un ulteriore incremento (+12,1%) a 151.252 unità. Nei primi 10 mesi le auto immatricolate ammontano a 1.771.861, in crescita del 5%. Il buon andamento del mercato continua ad essere guidato dagli acquisti delle famiglie – in crescita del 23,9% nel mese e 12,4% nel cumulato – la cui fiducia è supportata anche dalla crescita dell’occupazione e dalla bassa inflazione, mentre la domanda di flotte aziendali conferma i volumi dell’anno precedente. Cresce, inoltre, la richiesta di vetture city car e utilitarie, che beneficiano anche della commercializzazione di nuovi modelli. Come anticipato, tali risultati e il rialzo del Pil nel terzo quadrimestre (+1% sul precedente), hanno portato la SMMT (l’Associazione nazionale) a rivedere al rialzo le proprie stime di chiusura: per il 2012 si prevede un mercato a 2.013.000 unità (+3,7%), con un andamento stabile anche nel prossimo anno.

Francia – la stagnazione economica pesa sul mercato auto: -7,8% in ottobre

Prosegue la flessione del mercato francese che, nonostante i due giorni lavorativi in più, in ottobre ha evidenziato un calo del 7,8% e 162.335 immatricolazioni. Alla fine del periodo gennaio ottobre le vendite ammontano a 1.593.844, in riduzione del 13,3% rispetto allo stesso periodo 2011.

Il trend negativo interessa particolarmente il canale dei privati (-9,9% nel mese) e delle società. Nel cumulato le famiglie coprono una rappresentatività del 57% e le società del 33,2%. Sulle intenzioni di acquisto pesa la situazione economica di stagnazione del Paese, con le problematiche occupazionali e una politica fiscale fortemente restrittiva, considerata da alcuni il più acuto inasprimento fiscale degli ultimi 30 anni. Si tratta di capire se le misure a supporto dell’auto introdotte dal Governo francese possano offrire benefici reali al mercato. Al momento la Global Insight stima per l’anno in corso un volume di vendite in calo dell’11% a 1.960.000 unità, con aspettative di ulteriore riduzione per il 2013 a 1.840.000 immatricolazioni.

Spagna – Grazie al piano di incentivi alla rottamazione, ampia raccolta ordini in ottobre

Il mese di ottobre del mercato spagnolo si è chiuso con 44.873 unità complessive e ancora una flessione a doppia cifra (-21,7%), portando i primi 10 mesi dell’anno ad archiviare una flessione dell’11,9% a 600.237 vetture immatricolate. Sui risultati del mese, infatti, non si sono ancora evidenziati gli effetti del piano di incentivi alla rottamazione introdotto a metà mese, che prevede un bonus (1.000 euro dallo Stato e 1.000 euro dalle Case) all’acquisto di veicoli nuovi o usati con al massimo un anno di anzianità e un livello di emissioni di CO2 non superiore a 160 g/km. Sul fronte degli ordini, invece, la raccolta ha registrato una crescita del 70% rispetto a settembre (36.000 unità), che produrrà effetti sulle vendite di novembre e dicembre. Dalle prime informazioni, le Associazioni di categoria confermano che si sta generando un aumento del traffico nelle concessionarie e che si stanno portando in rottamazione vetture molto anziane, a beneficio del rinnovo del parco circolante. Tornando ai risultati del mese, la scomposizione per canale di vendita indica una flessione degli acquisti delle famiglie del 22% (12% nel cumulato) e delle società del 26,4% (-16,8% nei 10 mesi), a fronte di un incremento del noleggio del 28,9% (-3,1% nel cumulato).

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