Nuova sfida per Pirelli: prima edizione del GP degli Stati Uniti

Pirelli e i Team di Formula Uno sono abituati ad affrontare sfide inedite come in questo weekend quando si correrà la prima edizione del Gran Premio degli Stati Uniti sull’inedito Circuito delle Americhe. L’azienda italiana porterà i pneumatici P Zero Silver hard e P Zero White medium: una scelta ragionevolmente prudente per un circuito che presenta ancora una serie di incognite circa le prestazioni dei pneumatici. Per consentire ai Team di conoscere al meglio il nuovo circuito, il venerdì sarà loro consegnato un set extra di gomme dure per le due sessioni di prove libere. Una cosa certa è che il circuito del Texas sarà veloce e impegnativo, con temperature ambientali elevate che andranno ad aggiungersi alle sfide meccaniche cui saranno sottoposte le gomme.

I 5,515 chilometri del tracciato alternano sezioni più lente e tecniche ad altre decisamente più veloci. Le prime informazioni a disposizione suggeriscono che l’asfalto è abbastanza liscio. La prima sezione del giro è particolarmente impegnativa, con un tornante alla curva 1 seguito da una rapida sequenza di cambi di direzione dalla curva quattro alla sei: ricorda Silverstone o Spa. Tale sequenza comporta che si scarichi molta energia sulla struttura del pneumatico, in particolare sulla parte esterna della gomma che deve sopportare la maggior parte delle forze di sterzata. A causa delle curve lente i pneumatici dovranno offrire il massimo del grip e, quindi, della trazione sia con molto sia con poco carburante.

In assenza di dati degli anni precedenti, Pirelli ha usato una avanzata tecnologia di simulazione per prevedere quale sarà il comportamento delle gomme sul circuito di Austin. Gli stessi Team faranno riferimento a dati analoghi per formulare le prime strategie di gara; per questo, le informazioni derivanti dalla prove libere saranno ancora più decisive del solito. Le squadre, infatti, cercheranno di raccogliere quanti più dati possibile su entrambe le mescole, con molto o poco carburante, e il set extra di gomme dure dovrebbe consentire di massimizzare i  run.

“Austin è uno dei tre circuiti inediti per noi in questa stagione di Formula Uno, insieme al Bahrain – dove però avevamo effettuato dei test in precedenza – e Hockenheim, dove abbiamo già corso con la GP3”, ha affermato Paul Hembery, direttore Motorsport Pirelli. Dunque, l’America sarà per noi la sfida più grande di quest’anno, ma siamo abituati a saltare nel buio: la scorsa stagione la gran parte dei circuiti era completamente nuova per noi. Abbiamo scelto la mescola dura e quella media poiché, sulla base dei campioni di asfalto e dei dati di simulazione che abbiamo raccolto, pensiamo che si tratti di una  pista piuttosto impegnativa. Abbiamo optato per una scelta un po’ più conservativa al fine di coprire tutte le possibilità che può presentare un circuito nuovo di zecca; sebbene anche la scelta delle gomme fatta ad Abu Dhabi sia stata conservativa, abbiamo assistito a una delle gare più emozionanti dell’anno. Siamo molto felici di tornare in America con la Formula Uno: è un mercato importante per noi, oltre a essere la casa di molti dei fan più entusiasti di questo sport”.

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