La tragedia di Carlisle si tinge di giallo

Le linee produttive sono state riavviate nella fabbrica inglese di Pirelli, dove domenica 30 settembre alle 18:00 circa, è tragicamente morto un operaio. La vittima è stata identificata: si tratta del 48enne George Falder, che lascia moglie e due figli, ma la dinamica del decesso rimane ancora misteriosa. Falder sarebbe infatti morto carbonizzato all’interno di un autoclave per la vulcanizzazione, un evento definito dalla Polizia che sta indagando “sospetto”, dal momento che sembrerebbe da escludere l’incidente sul lavoro. Nonostante infatti la morte sia avvenuta durante un turno di lavoro e in un’area dove il dipendente era autorizzato ad operare, non esistono spiegazioni logiche perché una persona possa finire all’interno di una vulcanizzatrice. Oltre infatti ad essere macchinari protetti e con sistemi di carico su rotaia, la presenza di una persona all’interno può essere giustificata esclusivamente in caso di manutenzione. Per non parlare poi del come il coperchio della vulcanizzatrice abbia potuto chiudersi dietro il defunto e la macchina essere avviata. Tutte circostanze su cui la Polizia locale sta indagando.

Pirelli, che ha interrotto per un giorno la produzione, per consentire alla Polizia di svolgere le indagini, si dichiara profondamente addolorata per il tragico evento. Oggi la produzione nella fabbrica di Carlisle, che impiega 850 persone, dovrebbe tornare ai livelli normali, ma l’azienda afferma che le circostanze dolorose della morte del collega hanno scioccato l’azienda intera, rendendo questo momento “molto difficile e doloroso per tutti”.

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