Etichetta: a trarne vantaggio saranno soprattutto i produttori low cost

Questa è l’opinione di oltre il 70% dei lettori di PneusNews.it che hanno risposto all’ultimo sondaggio: saranno soprattutto i marchi di fascia bassa a guadagnare quote di mercato grazie all’etichetta europea. Il 25% ritiene che le cose andranno diversamente e il 4,5% non ha un’idea precisa dell’impatto che avrà la nuova trasparenza informativa sul mercato. A parte la consueta fantasia dei nikname, che non possiamo che apprezzare, i gommisti italiani che hanno commentato il sondaggio si dividono in due schieramenti: chi è molto diffidente e critico nei riguardi del nuovo adempimento burocratico, perché non controllato dalle istituzioni – almeno in questa fase – e destinato quindi ad avvantaggiare prodotti di bassa qualità se non addirittura mendaci; e chi invece pensa che l’etichetta sia uno stimolo all’evoluzione tecnologica del settore, uno strumento per accrescere la professionalità del gommista e una leva commerciale per mantenerne la competitività.

Di certo vi è il sospetto che nel mercato stiano già circolando pneumatici che vantano etichette a pieni voti false, non supportate cioè dalla qualità del prodotto. L’unico modo per evitare questa concorrenza sleale sono i controlli ed è infatti unanime, da parte dei nostri lettori, l’invito ad uscire dall’autocertificazione dell’etichetta e avviare i controlli, per tutelare i produttori onesti e mantenere in equilibrio il mercato. C’è ancora un po’ di confusione su cosa debba o non debba fare il gommista e soprattutto c’è curiosità per come potrà evolvere il rapporto etichetta/prezzo.

Per finire con ottimismo citiamo Sampei, secondo cui “l’etichetta non risolverà i problemi del settore, ma può essere un occasione – forse l’ultima – per uscire dalla spirale del solo prezzo che sta portando tutti a vendere prodotti sempre più scarsi. Se perdiamo questo treno… spariremo”.

Una curiosità: il sondaggio italiano è sostanzialmente in linea con quello che pensano i gommisti tedeschi. Un analoga domanda pubblicata su ReifenPresse.de, la testata tedesca del nostro gruppo editoriale, aveva infatti evidenziato che il 65,3% dei partecipanti ritiene che saranno i marchi d’importazione a beneficiare maggiormente dell’introduzione dell’etichetta europea.

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