Ancora in calo a giugno il mercato moto Italia

Nel mese di giugno le immatricolazioni sono in lieve ripresa con un +0,5%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il totale è di 32.130 veicoli. Tuttavia questo risultato è fortemente influenzato dagli scooter immatricolati per Poste italiane. Con oltre 9.000 pezzi il totale del mese è 25.229 unità pari a +13,8%. Senza tale elemento il segmento scooter sarebbe in negativo intorno al -28%. Le moto si fermano a 6.901 vendite pari al -29,5%. Giugno pesa circa il 13% del totale venduto nell’anno. I 50cc risultano ancora più penalizzati nel mese con 7.054 veicoli e un -36,3%.

“Visti i numeri non possiamo che ribadire la necessità, non più rinviabile, di un piano di rilancio dell’economia che possa provocare un’inversione di tendenza e una ripresa che servirebbe a sostenere i consumi, ma anche le entrate dello Stato – dichiara Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) – Deprimere ulteriormente il potere d’acquisto con nuove tasse ci spingerebbe ancora più giù in una spirale perversa. Le aziende del nostro settore stanno moltiplicando gli sforzi, anche in termini promozionali, per stimolare la domanda e siamo certi che il ruolo che giocano le due ruote nella mobilità urbana sia insostituibile. La situazione recessiva sfavorevole per i consumi in generale, colpisce particolarmente l’acquisto dei mezzi di trasporto. I bilanci familiari in difficoltà cui si aggiungono le ripercussioni della restrizione creditizia sta generando effetti pesanti anche sul mercato delle 2 ruote. Nei primi 5 mesi di quest’anno appare in sofferenza anche il mercato dell’usato perché i passaggi di proprietà scendono di un -13,3%.”

Il primo semestre del 2012 arriva a 129.164 immatricolazioni con una flessione del -21,5%, se comparato allo stesso periodo del 2011; gli scooter sono 89.519 e si attestano a -17,1% (ma senza i veicoli venduti alle Poste il calo sarebbe del -25,8%) le moto 39.645 moto, pari a -30%.

Il dettaglio per cilindrata conferma il segmento più grande degli scooter di 125cc con 34.216 veicoli sugli stessi volumi dell’anno scorso, dovuti per oltre un quarto alla commessa delle Poste. Flessione più contenuta per i 150-200cc con 17.225 pezzi -20,8%. In caduta libera i 250cc con 4.852 veicoli -47,6%, mentre i 300-500cc risentono del travaso di volumi con 23.858 unità -42,2%, che si spostano a favore dei maxi-scooter con 9.368 immatricolazioni rispetto alle 1.443 dello stesso periodo dell’anno scorso, con una rilevante accelerazione dei nuovi modelli di maggiore cilindrata e prestazioni.

Le moto registrano cali a 2 cifre su tutte le cilindrate, dal segmento più importante delle moto superiori ai 1000cc con 12.200 pezzi pari al -30,8%, ai modelli tra 800 e 1000cc con 9.955 unità, e un -34,1%. Le medie cilindrate, tra 650 e 750cc, hanno realizzato 8.751 veicoli dunque un -19,3%; le 600cc hanno dimezzato le vendite con 2.169 moto pari al -54,3%. Infine le 300-500cc con 2.556 pezzi -15%, e le 125cc con 2.739 veicoli e un -25,2% che raggiungono un risultato meno negativo rispetto alla media del mercato.

L’andamento dei segmenti evidenzia una punta negativa delle naked con 11.712 vendite e -38,6%, le custom con 4.217 immatricolazioni e -37,6%, le sportive con 3.865 moto e -30,1%. Più contenuta la flessione delle enduro con 11.904 pezzi e -20,1%, le supermotard con 3.154 moto e un -28%, e infine le moto da turismo in negativo con 3.856 unità e -22,1%.

Il dato progressivo per i ciclomotori (50cc) segna 27.033 registrazioni pari al -29,7%. Da gennaio a giugno sono state vendute complessivamente 156.197 due ruote a motore (immatricolazioni + 50cc), pari al -23,1% rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso.

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