Scoperta frode fiscale nei pneumatici per 7 milioni di euro

Con un’operazione denominata “A ruota libera”, l’Agenzia delle Dogane e la Guardia di Finanza hanno sgominato un’organizzazione dedita a frodi fiscali sui pneumatici. Sono state effettuate decine di perquisizioni in Toscana, Umbria, Lombardia, Emilia Romagna e Campania, che hanno portato agli arresti domiciliari C.F., 55enne calabrese residente in Lombardia, e C.M., 58enne empolese. Altre quattro persone risultano indagate ed  è stato emanato un decreto di sequestro preventivo per beni equivalenti al valore di 5 milioni di euro.

L’evasione fiscale avveniva grazie a un sistema denominato “frode carosello”. In pratica ogni giorno venivano acquistati 3.000 pneumatici da vari paesi europei (Spagna, Germania, Francia, Belgio, Olanda, Croazia e Polonia) senza pagare l’Iva in quanto cessione tra stati comunitari. L’Iva veniva poi detratta interponendo delle società cartiere, che emettevano fatture per operazioni inesistenti. Queste società erano state costituite da soggetti residenti nel territorio fiorentino e lombardo ed avevano sedi in tutta Italia. Le cartiere, che venivano chiuse dopo circa un anno di attività, erano intestate a soggetti nullatenenti, in difficoltà economica o con gravi problemi fisici, che ricevevano circa 700 euro al mese per prestare il nome. L’organizzazione non si limitava soltanto a fornire fatture, ma offriva anche altri “servizi” quali l’emissione di documentazione di trasporto falsa al fine di giustificare vendite all’estero per pneumatici che in realtà non uscivano dal territorio nazionale, oppure agevolava l’acquisto “in nero” dei pneumatici riscuotendo una percentuale dal destinatario finale che finanziava l’operazione.

Durante le perquisizioni sono stati sottoposti a sequestro diversi supporti informatici contenenti dati importantissimi che al momento sono al vaglio degli investigatori. Allo stato la frode accertata ammonta a circa 7 milioni di euro, ma si pensa che sia soltanto la punta dell’iceberg, in quanto la frode ha interessato la quasi totalità del territorio nazionale.

  

La frode carosello

La frode carosello è un meccanismo fraudolento dell’IVA attuato mediante vari passaggi di beni, in genere provenienti ufficialmente da un Paese dell’Unione europea, al termine del quale l’impresa italiana acquirente detrae l’IVA nonostante che il venditore compiacente non l’abbia versata. In genere viene interposto un soggetto italiano (prestanome e nullatenente) nell’acquisto di beni tra un soggetto comunitario (reale venditore) e un altro italiano (reale acquirente). Quest’ultimo ufficialmente risulta però aver acquistato dal prestanome, che emette una fattura con IVA ma non la versa, mentre il rivenditore (compiacente) la detrae.

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