Nel primo quadrimestre il mercato dell’auto perde in Europa il 7,1%

15 Paesi su 29 – il 68% delle vendite totali – performano in aprile meglio della media EU27 + EFTA. Tra questi, prevalentemente Paesi dell’Est, ci sono 2 dei grandi mercati europei, Germania e UK, con il segno “+”, ma anche la Francia, il cui -1,9% può essere letto positivamente, considerato che il 1° trimestre, penalizzato dall’effetto confronto, si era chiuso con un -21,6%. L’Italia è definitivamente il quarto mercato in Europa; Spagna, Belgio e Olanda frenano pesantemente le capacità di crescita del Vecchio Continente. Calo importante a doppia cifra per Portogallo e Grecia, specchio della loro difficile crisi economica.

In Italia, nel primo quadrimestre dell’anno i volumi immatricolati risultano in calo del 20,2% con poco più di 537.000 unità contro le quasi 673.000 di un anno fa. Secondo i dati ISTAT, ad aprile l’indice nazionale dei prezzi al consumo è in crescita del 3,3% su base annua, ma considerando i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza, il tasso di crescita tendenziale sale al 4,7%, mai così alto da settembre 2008. Anche l’indice del clima di fiducia dei consumatori peggiora ad aprile, passando da 96,3 a 89, con un forte calo dei giudizi sulla convenienza all’acquisto di beni durevoli: da -84 a -100.

Questo il quadro che emerge dai risultati del mercato europeo diffusi oggi dall’ACEA, che indicano per il mese di aprile una flessione del 6,5% e 1.058.348 auto vendute, tali da portare il 1° quadrimestre a 4.487.798 unità, in calo del 7,1%.

“Se nei prossimi mesi Germania e Gran Bretagna riusciranno a confermare le loro performance di crescita e la Francia a stabilizzare il proprio mercato, l’Italia resterà la maggiore responsabile del rallentamento dell’Europa. Il peso della nostra recessione renderà questo risultato inevitabile” – ha commentato Romano Valente, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere in Italia. “Tuttavia, il Governo italiano sembra aver compreso che l’auto in Italia ha bisogno oggi di un’attenzione diversa”.

Germania – Aprile (+2,9%) conferma la crescita iniziata a marzo

I risultati del mese di aprile, in crescita del 2,9% con 274.066 immatricolazioni, confermano il trend di leggero incremento iniziato a marzo e determinato anche dal confronto con un mercato 2011 che già presentava segnali di stabilizzazione. Il 1° quadrimestre segna così un aumento dell’1,8% e 1.047.702 targhe vendute. Sono gli acquisti dei privati a sostenere la domanda di nuove auto, tendenza che gli operatori si aspettano possa continuare pure in maggio, anche alla luce del robusto scenario economico che sta caratterizzando la Germania, il migliore tra i Paesi dell’Area dell’euro. Prosegue, inoltre, la crescita del diesel che, nei primi 4 mesi dell’anno, ha raggiunto il 48% di quota di mercato. La Global Insight prevede per il 2012 una leggera flessione (-1,7%) rispetto ai risultati 2011 e 3.120.000 unità. Il leggero incremento della prima metà dell’anno, infatti, ci si aspetta possa volgere a leggera flessione nella seconda parte del 2012.

Gran Bretagna – Le famiglie sostengono i risultati di aprile (+3,3%)

Buoni i segnali che provengono dai risultati del mese di aprile sul mercato britannico, che fa seguito all’incremento già registrato in marzo, mese questo ultimo molto florido grazie al cambio targa. In aprile le 142.322 auto immatricolate hanno evidenziato, infatti, una crescita del 3,3% sull’anno precedente, portando così il 1° quadrimestre a 705.878 immatricolazioni, in crescita dell’1,4%. L’aumento della fiducia dei consumatori, a cui si affianca l’offerta di nuovi modelli, si sta traducendo in una crescita della domanda di autovetture da parte delle famiglie, con un incremento nel mese del 14,8% e un recupero di oltre 4 punti di quota di mercato (326.691 unità in gennaio-aprile e una crescita del 7,3%), mentre flettono le vendite destinate al noleggio (-3,4% nel mese, -1,2% nel quadrimestre) e quelle a società (-11,2% in aprile, -21,3% in gennaio-aprile). Cresce, inoltre, in aprile la rappresentatività delle motorizzazioni a benzina, mentre nel 1° quadrimestre si conferma l’aumento del diesel (+4,3%, al 50,8% di quota) e delle vetture a basso impatto ambientale (+3%). Tali risultati hanno indotto la SMMT (Associazione dei Costruttori) a rivedere al rialzo la stima per l’intero 2012 a 1.948.000 immatricolazioni, in leggero attivo rispetto all’anno precedente (+0,4%), e un 2013 a 1.999.000 unità.

Francia – Il mercato inizia a ristabilirsi dopo il confronto con il periodo degli incentivi

Con 166.552 auto vendute, il mercato francese contiene il calo ad appena l’1,9%, fornendo un segnale di stabilizzazione rispetto al 1° trimestre dell’anno, penalizzato dal confronto con un periodo 2011 caratterizzato dalla coda degli incentivi al rinnovo del parco. In termini cumulati, infatti, la flessione ammonta al 17,5% con 674.382 immatricolazioni. Il calo interessa in particolar modo le famiglie, in riduzione del 10% nel mese e ben del 28% nel quadrimestre, compensate dalle vendite a società: +3,7% in aprile e +4,6% nei 4 mesi. Conseguentemente, si contraggono le immatricolazioni dei segmenti di ingresso del mercato, rispettivamente -32% per il segmento A e -24% per il B. Sul fronte delle alimentazioni, il diesel si conferma in crescita rispetto allo scorso anno e intorno al 74% di rappresentatività sia nel mese sia nel cumulato, la benzina al 25% di quota di mercato. Pesa, comunque, sul settore un alto tasso di disoccupazione e un basso clima di fiducia. Alla luce di ciò, la Global Insight indica un 2012 a 1.960.000 unità, in calo dell’11%.

Spagna – A fine anno mercato sotto le 800.000 unità

Il mese di aprile per il mercato spagnolo ha segnato un livello di immatricolazioni (56.250 unità e un calo del 21,7%) che ci riporta indietro di 25 anni, al 1987. Le famiglie risentono della flessione consecutiva (-16,6% nel mese e -9% nel 1° quadrimestre), con una rappresentatività inferiore alla metà del mercato. In forte calo i noleggi (-48,1%), a causa del confronto con lo stesso mese del 2011 caratterizzato dal rinnovo della flotta in vista delle feste pasquali, rinnovo che questo anno è stato anticipato a marzo. Le difficoltà del settore si stanno riflettendo anche sulle vendite per segmento, che evidenziano un downsizing dei modelli scelti dai consumatori. Nei primi 4 mesi la flessione è del 7%, con 260.369 auto vendute e la raccolta ordini, con un calo del 10%, non lascia buone speranze per i volumi del mese di maggio. Entrambe le Associazioni del settore sono concordi nel ritenere che, con questo ritmo e senza un intervento di sostegno al rinnovo del parco, il mercato 2012 non supererà le 780.000 immatricolazioni, in ulteriore flessione del 3,5% rispetto al già difficile anno 2011.

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