Pirelli: il segmento premium fa crescere ricavi (+11%) e utili (+54%)

Pirelli ha approvato la settimana scorsa il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2012, con risultati superiori alle attese. Il continuo rafforzamento della presenza produttiva nelle economie a rapido sviluppo e la focalizzazione dell’attività sul segmento Premium, che oltre a essere il segmento a maggiore profittabilità si conferma quello a maggiore crescita del comparto tyre, hanno consentito infatti a Pirelli di concludere il primo trimestre dell’esercizio 2012 con un ulteriore miglioramento dei principali indicatori economici e della redditività, pur a fronte del persistente rallentamento dello scenario macroeconomico, in particolare nelle economie occidentali.

I ricavi consolidati al 31 marzo 2012 sono pari a 1.556,5 milioni di euro, in aumento dell’11,1% rispetto ai 1.400,9 milioni di euro del primo trimestre 2011. Il risultato operativo consolidato post oneri di ristrutturazione è pari a 209,4 milioni di euro, con una crescita del 46,1% rispetto ai 143,3 milioni di euro del primo trimestre 2011 e un’incidenza sui ricavi in aumento di oltre tre punti percentuali al 13,5% rispetto al 10,2% del corrispondente periodo 2011. Il risultato netto è pari a 125,3 milioni di euro, in crescita del 54% rispetto agli 81,4 milioni di euro del primo trimestre 2011.

La posizione finanziaria netta consolidata è passiva per 1.305,0 milioni di euro rispetto ai 737,1 milioni di euro a fine 2011 (negativa per 712,8 milioni di euro al 31 marzo 2011), con una variazione che riflette il normale effetto stagionale della variazione del capitale circolante del business nel periodo, nonchè l’esborso, pari a 154,5 milioni, per l’acquisto degli stabilimenti russi di Kirov e Voronezh.

I dipendenti del gruppo sono 36.068 rispetto a 34.259 al 31 dicembre 2011. L’incremento del personale è riconducibile prevalentemente all’acquisizione degli impianti in Russia.

Per le attività Tyre, che rappresentano la quasi totalità delle vendite del gruppo (99%), il trimestre ha registrato un nuovo aumento delle vendite (+11,4% a 1.542,6 milioni di euro) e un ulteriore incremento della redditività, attestatasi al livello record del 14% rispetto all’11% dello stesso periodo 2011. In un contesto di mercato che sconta il rallentamento dell’economia globale, tali risultati sono stati ottenuti grazie al continuo miglioramento del mix delle vendite – sempre più a favore dei prodotti Premium – e alla capacità di utilizzare la leva prezzo per compensare l’incremento del costo delle materie prime, che nel trimestre hanno impattato per circa 85 milioni di euro, oltre che al costante miglioramento delle efficienze, ammontate nel periodo a 26 milioni di euro.

Per quanto riguarda il segmento Premium, in particolare, nel primo trimestre 2012 i ricavi sono cresciuti del 29,2% rispetto allo stesso periodo 2011 a quota 584,4 milioni di euro, e nel solo business Car rappresentano il 52,6% del totale, con una crescita di oltre 5 punti percentuali rispetto al 47,4% dello stesso periodo 2011. In particolare il segmento Premium ha registrato nel business Consumer una crescita dei volumi del 15,8% che si confronta con la flessione del 14,5% del segmento “non Premium”.

Nel business Consumer (pneumatici Car/Light Truck e Moto), i ricavi ammontano a 1.151,8 milioni di euro, in crescita del 17,1% rispetto ai 983,3 milioni di euro del primo trimestre 2011, con un apporto negativo pari al 5,1% in termini di volumi, un valore positivo del 18,8% in termini di prezzo/mix e dello 0,7% per effetto cambi. Il risultato operativo ante oneri di ristrutturazione è pari a 184 milioni di euro, rispetto ai 119,7 milioni di euro del corrispondente periodo 2011, con un’incidenza sui ricavi cresciuta al 16% dal 12,2% del primo trimestre 2011. La crescita rispetto ai primi tre mesi del 2011 a livello di mercato ha interessato l’area Nafta per quanto riguarda il Primo equipaggiamento e il Sud America per il segmento ricambi. L’Europa ha registrato una flessione in entrambi i segmenti.

Nel business Industrial (pneumatici per Veicoli Industriali e Steelcord) i ricavi ammontano complessivamente a 390,8 milioni di euro rispetto ai 401,2 milioni di euro, con una flessione del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2011; in termini organici la variazione è negativa dell’1,1%, con una riduzione dei volumi del 12,3%, solo parzialmente compensata dall’apporto positivo della componente prezzo/mix pari al +11,2%. Il mercato ha subito rallentamenti in tutte le aree geografiche: Il Sud America ha registrato una flessione del 30% nel primo equipaggiamento e del 13% dei ricambi, mentre l’Europa ha segnato un calo del 6% nel primo equipaggiamento e del 30% nei ricambi.

Nel primo trimestre 2012 la redditività della divisione Industrial si è attestata all’8,5%, con una flessione contenuta in 0,4 punti percentuali rispetto all’8,9% dello stesso periodo 2011.

Prospettive per l’esercizio in corso

A fronte del generale rallentamento della domanda di pneumatici quale riflesso della crisi macroeconomica in atto, prevalentemente nel Sud Europa, Pirelli rivede le prospettive sull’andamento dei volumi totali 2012, che viene ridotto da 0/-1% a -1%/-2%.

In particolare, il target sui volumi complessivi Consumer viene ridotto da +1%/0% a -0,5%/-1,5%, mentre la crescita del solo segmento Premium è prevista pari a circa il 20% (almeno 20% la precedente indicazione). Le previsioni sui volumi del business Industrial sono confermate a -2%/-4%.

L’obiettivo di un miglioramento del price/mix dell’11%/12% viene confermato, grazie alla focalizzazione sul Premium e alle azioni sui prezzi effettuate nel 2011 al fine di compensare il rialzo del costo delle materie prime. I ricavi del business Consumer sono attesi a circa 4,45 miliardi di euro (~4,5 miliardi di euro il target precedente), al netto del contributo della jv in Russia, il cui target di fatturato viene rivisto a circa 250 milioni di euro (circa 300 milioni il precedente target) in considerazione di una maggiore selettività nelle vendite.

Il target sui ricavi del business Industrial è confermato pari a circa 1,7 miliardi di euro. I ricavi complessivi 2012 sono attesi a circa 6,45 miliardi di euro (~6,6 la precedente guidance), con una crescita del 14% rispetto ai 5,65 del 2011.

Il margine Ebit è atteso superiore al 12% (uguale o superiore al 12% il precedente target), con un risultato operativo pari ad almeno 800 milioni di euro. Ridotto l’impatto negativo del costo delle materie prime da 140 milioni di euro a 90 milioni di euro.

Gli investimenti, tenuto conto del rallentamento della domanda, sono previsti pari a circa 500 milioni di euro, in calo rispetto ai circa 560 milioni di euro precedentemente stimati. La previsione sulla posizione finanziaria netta è confermata passiva per un valore inferiore a un miliardo di euro prima dei dividendi (inferiore a 1,1 miliardi di euro dopo il pagamento di dividendi per 132,4 milioni di euro).

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